“Il decreto cautelare del Consiglio di Stato sul nodo ferroviario di Bari chiarisce generalmente l’assenza di rischi ambientali e quindi motivi per bloccare i lavori. A tutto concedere si tratta di situazioni di fatto marginali, con mille ipotesi di soluzioni, ma non in grado di vanificare l’impegno su questa grande opera. Peraltro, proprio la circostanza dell’uso dei fondi del PNRR ha generato una decisione tempestiva, sia pur in termini cautelari, a significare l’ingresso in un mondo nuovo, in particolare quello in grado di respingere le vecchie lentezze, i nemici per ideologia del progresso le defatiganti revisioni dei procedimenti. Ho l’impressione che stia cominciando la fase del sì-con-ragione per contrastare i troppi no-a-tutto che hanno costellato la nostra storia infrastrutturale più recente. L’opera serve, è finanziata e si deve concludere al più presto. Questo è l’imperativo”. Lo scrive, in una nota, Fabiano Amati, consigliere regionale e commissario di Azione.
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