La Commissione europea ha annunciato una nuova deroga sulla PAC: per accedere agli aiuti comunitari, gli agricoltori dovranno lasciare delle quote di terreni a riposo.
Critica la posizione del presidente Confagricoltura Bari-Bat, Massimiliano del Core: “Siamo stati i primi a contestare la Pac. Era necessaria una modifica, ma questa è una proposta debole e insufficiente”.
Se la Pac stabilisce che, per accedere agli aiuti comunitari, occorre lasciare delle quote di terreni a riposo, Bruxelles propone delle deroghe a questo obbligo per il 2024. “Secondo la proposta la deroga è concessa – spiega il presidente – a condizione che l’agricoltore destini il 7% dei seminativi a elementi caratteristici del paesaggio, inclusa la messa a riposo, o a colture azotofissatrici e intercalari senza però ricorrere all’uso di fitofarmaci. Quindi per ricevere il sostegno della Pac – continua il presidente – gli agricoltori devono rispettare una serie rafforzata di nove standard benefici per l’ambiente e il clima. Con queste condizioni, la deroga risulta poco attuabile e, quindi, poco utile. Ritengo che presenta troppe condizioni da limitare in modo significativo l’efficacia della stessa”
L’organizzazione è già al lavoro per avviare con il dicastero e le principali organizzazioni agricole degli Stati membri un dialogo per ottenere delle modifiche indispensabili. “In un contesto geopolitico molto delicato in cui viviamo dettato dall’instabilità dei mercati a causa dei conflitti in corso – conclude Massimiliano Del Core – è necessario rivedere la deroga seguendo le linee del provvedimento già varato nel luglio 2022”.
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