Tempo di bilancio di fine mercato per Ciro Polito, direttore sportivo del Bari. Queste le sue dichiarazioni a qualche minuto dal termine della sessione invernale:
OBIETTIVI RAGGIUNTI – “I voti li danno a scuola, non li do io, non stiamo qui a giudicare quanto fatto. Sicuramente quello che si voleva fare lo si è fatto, a questo giro bisognava portare a casa giocatori in ruoli difficili come l’attaccante e l’attaccante esterno: il mio obiettivo era Puscas e sono riuscito a portarlo a termine, sono riuscito a portare Kallon e ho preso anche un centrocampista come Lulic. Mancava solo un terzino, avevo preso Guiebre da 20 giorni, ma il calciatore era in Coppa d’Africa. Insomma, abbiamo portato a termine tutti gli obiettivi prefissati”.
ARAMU – “Noi tutti conosciamo le difficoltà che stiamo avendo quest’anno: abbiamo avuto infortuni seri, l’ultimo dei quali occorso a Koutsoupias a gennaio. Tutto si è un po’ complicato, insomma. La regola degli over non l’ho inventata io, già questa mattina avevo detto ad Aramu che se non fosse andato via sarebbe finito fuori lista, l’alternativa era rimanere senza un terzino sinistro. Ho cercato di fare un doppio scambio con il Cosenza, prendendo un under come Fontanarosa e Calò da loro e dando due over come lo stesso Aramu e Zuzek, Aramu però ha bocciato la soluzione in tutti i sensi. Poi c’è stata un’apertura della Ternana, ma lui mi ha fatto capire che non era una destinazione gradita. Ogni tanto bisogna fare anche delle valutazioni, abbiamo fatto altre scelte, Mattia è un giocatore che ad oggi è sacrificato, anche per scelta sua, vuol dire che sta bene così. Adesso pensiamo a venerdì sera e andiamo avanti per la nostra strada”.
MAISTRO – “Maistro era un giocatore voluto in estate, nel mese di gennaio avevo visto il suo procuratore: è un giocatore che piace, ma in mezzo al campo siamo al completo. Abbiamo quattro mezzale, a breve rientrerà Maiello. Abbiamo due calciatori per ogni ruolo, in attacco siamo addirittura otto per tre posti”.
MESSAGGIO AI TIFOSI – “Dopo due anni questo è il primo momento di difficoltà della mia gestione. Chiedo ai tifosi di starci vicini come hanno sempre fatto, sabato c’è stata una protesta civile, hanno voluto vedere i calciatori e sentire le mie parole. Io sono qui, è giusto che ci sia un riferimento. L’anno non è bellissimo, cerchiamo di arrivare a un obiettivo migliore di quello attuale. Nelle difficoltà c’è bisogno di sostegno, attaccare non è sempre la scelta giusta. Speriamo di riuscire a portare qualche soddisfazione alla città nelle prossime giornate”.
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