“All’onorevole Giovanni Maiorano dico preliminarmente una cosa: la comunità tarantina avrebbe volentieri continuato a fare a meno delle sue dichiarazioni, talmente era abituata al suo anonimato politico”, comincia così la nota firmata da Cosimo Ciraci, assessore alla Polizia Locale e ai lavori pubblici del Comune di Taranto, a proposito della polemica sullo stadio Iacovone.
”Questo consiglio avremmo voluto darglielo ancor prima che si misurasse con argomenti che mostra di non praticare agevolmente, nonostante la frequenza della Camera dei Deputati dovrebbe richiedere competenze di livello. Le circostanze e le occasioni, tuttavia, vanno colte e se Maiorano l’ha fatto con la sua brillante elezione, stavolta non ha avuto la stessa lungimiranza scegliendo di tacere – aggiunge Ciraci -. Da un uomo delle istituzioni ci aspettiamo tutto tranne che si scopra incendiario, avvelenatore di pozzi, dedito alla polemica più che alle soluzioni. E con le sue parole, l’onorevole ha proprio gettato benzina sul fuoco, entrando inopportunamente in un dibattito che merita invece calma e riflessione.
“Dovrebbe sapere, Maiorano, che sulla vicenda dell’accatastamento sta indagando la Procura e che le istituzioni, quelle serie come il Comune di Taranto, osservano la necessaria riservatezza in casi del genere. Dovrebbe sapere il deputato, che pare sia stato anche amministratore comunale, che qualsiasi appalto pubblico sconta ritardi fisiologici. Dovrebbe sapere che nessuna promessa è stata fatta ai tifosi, al massimo è stato espresso un auspicio, e che i lavori necessari per riaprire lo stadio “Erasmo Iacovone” escludendo la curva sud, sotto sequestro, sono davvero terminati in tempo. E non vi erano prescrizioni cui assolvere, perché la commissione di vigilanza non le fornisce a priori.
”Non bisogna parlare a tutti i costi, insomma, nemmeno aizzando tifoseria e società verso le quali stiamo mostrando tutta la disponibilità possibile. Capisco che per ragioni di bassa politica si possa passare dall’urlare “forza Maruggio” a “forza Taranto” con estrema facilità, ma un po’ di responsabilità non guasterebbe: non è seduto in curva, caro Maiorano, ma sugli scranni del Parlamento”, chiude l’assessore Cosimo Ciraci.
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