Con un subemendamento sostitutivo dell’intera legge, approvato a maggioranza, è stata varata una normativa che garantisce il principio delle pari opportunità e della parità di trattamento riguardo all’orientamento sessuale, all’identità di genere e alle variazioni nelle caratteristiche di sesso delle persone. Questo subemendamento ha permesso di evitare la discussione di 321 emendamenti ostruzionistici presentati dall’opposizione.
Il dispositivo legislativo, proposto dal consigliere regionale Donato Metallo (PD) e sostenuto da numerosi altri consiglieri del PD, M5S, Con, Per la Puglia e Misto, mira a prevenire e contrastare le discriminazioni e le violenze legate all’orientamento sessuale, all’identità di genere e alle variazioni sessuali. La legge promuove una cultura della non discriminazione, consentendo a tutti di esprimere liberamente il proprio orientamento sessuale, identità di genere o condizione intersex.
Tra le misure previste, la legge incoraggia specifiche politiche del lavoro, formazione professionale e inserimento lavorativo, garantendo la parità di accesso al lavoro. Si richiama l’attuazione dell’articolo 3 del decreto legislativo 216/2003, che stabilisce il principio di parità di trattamento senza distinzione di orientamento sessuale in vari ambiti, dal lavoro all’istruzione.
La Regione si impegna a sensibilizzare le imprese a ottenere certificazioni di conformità agli standard di responsabilità sociale. Inoltre, prevede attività di formazione per insegnanti, personale scolastico e genitori, oltre a interventi per studenti di scuole e università per prevenire bullismo e cyberbullismo.
La legge promuove eventi sociali e culturali per sensibilizzare al rispetto delle persone indipendentemente dal loro orientamento sessuale o identità di genere. Dispone interventi socio-assistenziali e sanitari per persone omosessuali, transessuali e intersex e le loro famiglie, garantendo il diritto all’integrità fisica fin dalla nascita.
La Regione fornirà soccorso, protezione e accoglienza alle vittime di discriminazione o violenza legate all’orientamento sessuale o all’identità di genere. Sarà istituita una sezione “Tavolo tecnico sulle pari opportunità” nell’Osservatorio regionale delle Politiche sociali, per monitorare e analizzare le problematiche relative alle discriminazioni.
Il CORECOM effettuerà rilevazioni sui contenuti di programmazione televisiva e radiofonica per identificare messaggi discriminatori e garantirà spazi informativi adeguati. La Regione collaborerà con i media per promuovere un linguaggio non discriminatorio e non stereotipato.
Gli oneri finanziari della legge ammontano a 240mila euro annui per il 2023, con la stessa somma assegnata per il 2024 e 2025.
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