Giudice indagato rinuncia a corsa per presidenza Tribunale Lecce

Il giudice Alessandro Silvestrini, in servizio presso la sezione Fallimentare del Tribunale di Lecce, ha comunicato in una lettera al Csm la propria volontà di rinunciare alla corsa alla presidenza del Tribunale di Lecce. Il magistrato salentino è indagato a piede libero nell’inchiesta per corruzione della Procura di Potenza su un presunto giro di illeciti nella sezione fallimentare del Tribunale Civile di Lecce. Per questa indagine la Procura di Potenza ha chiesto il rinvio a giudizio nei confronti di Silvestrini e di altre nove persone, tra cui anche il giudice Pietro Errede, che si trova agli arresti domiciliari. Nella lettera inviata al Csm, Silvestrini si difende dalle accuse per le quali è indagato, ribandendo “l’insussistenza penale dei fatti contestati”, e afferma che “pur essendo stato destinatario di una proposta di nomina al posto di presidente del Tribunale di Lecce, intendo rinunciare all’assegnazione di tale posto”. “La procedura per il conferimento di tale ufficio – aggiunge – si trascina ormai da quattro anni ed il mio iniziale entusiasmo a dirigere il Tribunale nel quale ho trascorso gran parte della mia vita, è del tutto scemato”. “Sono fermamente convinto che una indagine penale che non sia in alcun modo avvallata da un giudice terzo ed imparziale non debba interferire su un procedimento amministrativo di copertura di un ufficio direttivo; tuttavia, per non mettere in imbarazzo il Csm – conclude Silvestrini nella lettera – ribadisco la mia volontà di rinunciare al posto di presidente del Tribunale di Lecce, in modo da consentirne la sollecita copertura, tenuto conto che il facente funzioni è ormai prossimo al pensionamento”.

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