La pioggia, le lacrime, la Serie A svanita e l’incertezza per il futuro. Il gol di Pavoletti lascia tristezza, amarezza e anche un senso di insicurezza per quello che sarà. In caso di Serie A i De Laurentiis avrebbero venduto, seguendo una norma che impedisce di avere due squadre nella stessa categoria. Fino al 2028/2029, invece, è possibile continuare con la multiproprietà, ma in che modo? Bari riparte dai 58206 della finale, un patrimonio da preservare. Un patrimonio, però, che ha bisogno di ambizioni come le piante hanno bisogno dell’acqua. Il tifoso va coltivato, innaffiato, fatto innamorare. Un po’ com’è stato quest’anno, con quella cavalcata interrotta a 120 secondi dalla fine del recupero. Cosa ne sarà ora? È la domanda che tutti i baresi si fanno. Lo scorso anno si partì per il ritiro di Roccaraso il 7 luglio, data a cui mancano appena 25 giorni. Che succederà fino a quel momento? I De Laurentiis andranno avanti? Se si, con quali ambizioni? Passeranno la mano? E a chi? Polito e Mignani resteranno a Bari? Dove giocheranno il prossimo anno Cheddira e Caprile? Interrogativi che necessitano di una risposta in tempi brevi. Per non disperdere un patrimonio, per far restare accesa quella fiamma che qualsiasi imprenditore farebbe di tutto per tenere viva. La palla passa alla famiglia De Laurentiis che ha in mano uno dei palloni più importanti della storia barese. Che lo giochino nel modo migliore.
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