“Le competenze direzionali del Polo Microinquinanti dal DAP di Taranto alla direzione scientifica di Bari che sarà accorpato al Centro Regionale Aria dell’Arpa Puglia. Una decisione che rappresenta l’ennesimo schiaffo alla città di Taranto e che mina la funzionalità del Polo, la sua efficacia, sia dal punto di vista dell’autonomia, che da quello dell’operatività e che, di fatto, causa il depotenziamento del polo di alta specializzazione”. Lo dichiara in una nota il consigliere regionale Antonio Paolo Scalera, vicepresidente della V Commissione Ambiente della Regione Puglia.
“La città di Taranto e la sua provincia non possono permettersi di perdere un presidio così importante e così facendo la Regione Puglia smentisce nei fatti gli impegni assunti nei confronti della città dei due mari con il risultato che, a oggi, il Piano Taranto risulta fortemente ridimensionato e depotenziato”, aggiunge Scalera.
Il Polo Microinquinanti sinora è stato di fondamentale importanza nel mettere in luce alcune problematiche e criticità. In questo momento molto delicato per Taranto la Regione Puglia avrebbe dovuto incrementare l’attenzione sulla città jonica aumentando le risorse per garantire la tutela dell’ambiente e della salute pubblica, attraverso le funzioni di vigilanza e di analisi che il Polo Microinquinanti svolge”, prosegue il consigliere Scalera.
”Nei prossimi giorni presenterò una istanza di audizione in V Commissione Ambiente per chiedere al presidente Emiliano le ragioni di tali scelte e che vengano garantiti gli investimenti previsti dal piano Taranto affinché i temi legati all’ambiente e alla salvaguardia della salute dei sui cittadini non diventino solo slogan elettorali e passino ancora una volta in secondo piano”, conclude Antonio Paolo Scalera.
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