Proteste agricoltori, Coldiretti: ‘Prima vittoria su prezzi latte’

L’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione delle frodi dei prodotti agroalimentari (Icqrf) ha rivelato gravi violazioni delle norme sulle pratiche sleali nei rapporti tra imprese nella filiera agroalimentare. La multinazionale francese Lactalis è al centro delle indagini per presunti comportamenti scorretti nei contratti stipulati con gli allevatori italiani, in merito al latte.

La Coldiretti ha avviato la vertenza a settembre, denunciando Lactalis per aver unilateralmente modificato i contratti con gli allevatori, riducendo i prezzi del latte e introducendo un nuovo indice collegato alle quotazioni del latte europeo non concordato. Questa mossa ha inflitto pesanti danni ai produttori italiani, già penalizzati dal caro costi.

Il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini, ha dichiarato che questa è solo la prima vittoria di una battaglia lunga e difficile per tutelare il reddito delle imprese agricole. La Coldiretti chiede che Lactalis risarcisca anche la differenza agli allevatori danneggiati.

La normativa nazionale, recependo una direttiva europea fortemente sostenuta dalla Coldiretti, prevede che i prezzi pagati ad agricoltori ed allevatori non scendano mai sotto i costi di produzione. La Coldiretti è stata la prima e unica a voler applicare questa norma, iniziando con il settore del latte e annunciando la volontà di agire su tutte le filiere per impedire pratiche sleali contro gli agricoltori.

La mobilitazione della Coldiretti a Bruxelles ha visto la presentazione del piano “Non è l’Europa che vogliamo” alle principali figure istituzionali europee. La legge nazionale, riflettendo la direttiva europea, individua tra le pratiche sleali pagamenti non connessi alle vendite, contratti non scritti e prezzi inferiori ai costi di produzione, situazione verificatasi con la modifica dei contratti da parte di Lactalis.

Le verifiche dell’Icqrf sui contratti e le variazioni apportate dalla multinazionale hanno portato a contestazioni. Se il procedimento si concluderà con la condanna del colosso industriale del latte, sarà un risultato significativo per l’intero settore agricolo. La Coldiretti sottolinea l’importanza del suo ruolo nel garantire l’anonimato delle denunce, offrendo un maggiore potere contrattuale alle imprese agricole che temono ritorsioni da parte di grandi gruppi industriali e catene distributive.

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