Michele Mignani mastica amaro a fine partita. La promozione è passata ad un passo ma è svanita sul finire davanti a 60mila persone.
SENSAZIONI. “La prima cosa che mi viene da fare è ringraziare il mio gruppo di lavoro e i miei giocatori al termine di un’annata meravigliosa. Questa sera tutto il mondo ha visto che Bari è una piazza da Serie A. La terza cosa è che se prendi un palo a 10’ dalla fine e poi prendi gol dieci minuti dopo capisci che non deve andare”.
LA GARA. “Abbiamo fatto quello che eravamo in grado di fare. Abbiamo preparato la partita per tentare di fare male all’avversario. Nel primo tempo la squadra è stata un po’ contratta, timorosa e timida. Nel secondo tempo la squadra è cresciuta. Abbiamo dovuto fare dei cambi forzati, avevo preparato qualcosa di diverso ma non posso dire nulla ai ragazzi”.
ABBRACCIO CON DI CESARE. “Stasera c’è poco da dire, li ho abbracciati a uno ad uno, hanno dato tutto quello che avevano. Abbiamo visto svanire il nostro sogno nella maniera più dolorosa ma bisogna andare avanti”.
SQUADRA. “I ragazzi sono dispiaciuti, ci abbiamo creduto tanto, lo abbiamo anche dimostrato. Ci siamo sentiti dire tante volte che non volevamo andare in A e abbiamo dato un segnale diverso. Per poco non ci siamo andati. HO salutato di sfuggita il presidente, ma stasera ci sono tanti motivi per non dirsi tante cose. Dobbiamo far passare la nottata”.
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