Siamo uomini o caporali amava ripetere il prof. Mario Capasso, napoletano doc e papirologo rinomato dell’Università del Salento scomparso lo scorso dicembre. Il professore, impegnato anche in missioni archeologiche nel Fayyum in Egitto, ha lasciato un segno indelebile in trent’anni di attività scientifica nell’Ateneo salentino, costituendo una collezione di oltre 350 papiri in scrittura greca, demotica, ieratica, copta e geroglifica, contrassegnati dalla sigla Papyri Universitatis Lupiensis, in gran parte ancora inediti, recuperati da antiquari di tutto il mondo. Per rendere fruibile questo prezioso patrimonio, il professore Capasso fondò nel 2007 presso Studium2000 il Museo Papirologico di cui è stato direttore sino al 2018. Oggi quel Museo è stato intitolato proprio a lui alla presenza della comunità accademica e della sua famiglia. Il rettore dell’UniSalento, Fabio Pollice, ha colto l’occasione di conferirgli pubblicamente il titolo di professore emerito dell’Università dei due mari che ha tanto amato come docente e come uomo.
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