Francesco Zotti

Filt Cgil Taranto, ‘Condotta antisindacale di Kyma Mobilità’

“Il ricorso contro Amat Kyma mobilità, promosso dai legali Fiorella Loforese e Remo Pezzuto, per la condotta antisindacale ex art.28 legge300/ ’70 vinto dalla FILTCGIL con sentenza del 21 ottobre scorso, per la mancata convocazione delle organizzazioni sindacali sulla massa vestiario, segna un tassello importante nel panorama dei diritti dei lavoratori, dando più forza alle rivendicazioni sindacali; comportamento palesemente antisindacale e prevaricatrice di una vecchia gestione aziendale, evidentemente da archiviare e nemmeno meritevole di essere ricordata. Ci auguriamo in tal senso, che il nuovo corso del management aziendale, sia capace di confrontarsi con le istanze espresse dalle OO.SS., in materia di riorganizzazionemaziendale e di Pdr (premio di risultato). Premio a cui tutti noi ambiamo, che sia da un,lato capace di rilanciare e attrezzare l’azienda Kyma, per dare fattivamente nuovo smalto al Tpl, dall’altro che dia una concreta risposta economica ai lavoratori, in modo significativo”. Lo scrive in una nota Francesco Zotti della FiltCgil Taranto.

“È noto a tutti che le nostre retribuzioni, fra l’altro materia dello sciopero generale, non sono più adeguate sia rispetto ai carichi di lavoro, che alla possibilità di mantenere dignitosamente le nostre famiglie – aggiunge Zotti -. Al Nord Italia, da tempo ormai, il lavoro nelle aziende di trasporto pubblico non è più ambito, non ci sono autisti, vengono sistematicamente soppresse le corse automobilistiche. Per questo crediamo che l’incremento del salario debba essere assunto in piena solidarietà e confronto con la direzione aziendale, non può e non deve essere derubricato come un fatto marginale, deve rientrare al primo posto del tavolo del confronto sindacale, per ridare dignità agli autoferrotranvieri e più qualità all’utenza trasportata”.

“Pertanto, FILT CGIL ostacolerà con ogni mezzo ogni spinta velleitaria unilaterale che i vertici dirigenziali cercheranno di mettere in atto”, conclude Zotti.

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