BARI – Hanno chiesto di essere interrogati, l’ex consigliere regionale Giacomo Olivieri, il boss del quartiere Japigia Savino Parisi e suo figlio, il cantante neomelodico Tommaso (alias ‘Tommy’), durante l’udienza con 108 imputati del processo con rito abbreviato dell’inchiesta sull’intreccio tra mafia e politica Codice Interno che a fine febbraio scorso ha portato a oltre 130 arresti. Le richieste sono arrivate al gup Giuseppe De Salvatore tramite i loro avvocati. Intanto proprio durante la stessa udienza, i pubblici ministeri della Dda Fabio Buquicchio e Marco D’Agostino hanno depositato le chat acquisite tramite le autorità giudiziarie di Olanda e Francia, a seguito dell’apertura dei telefonini criptati Sky Ecc ed Encrochat, due piattaforme di comunicazione usate fino a due anni fa dalla criminalità di tutto il mondo e ritenute inviolabili. I contenuti dei “criptofonini” sono stati oggetto di una ordinanza a Sezioni unite della Cassazione, che li ha ritenuti utilizzabili. Le chat riversate nel processo barese riguarderebbero una ventina di imputati che parlerebbero tra loro di traffici illeciti ma anche di riti di affiliazione ai clan. Ma la mossa dell’accusa ha provocato varie eccezioni da parte di molte difese.
L’udienza è stata rinviata al prossimo 9 ottobre, quando si deciderà sull’ammissione delle parti civili e accusa e difesa potranno disquisire su queste nuove intercettazioni. Altri 15 imputati coinvolti nell’inchiesta, sono invece a processo in ordinario.
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