BRINDISI – Lavoro in nero e irregolare, il bilancio dei controlli della Guardia di Finanza per quanto riguarda il periodo festivo restituisce, anche in provincia di Brindisi, le dimensioni di un fenomeno da non sottovalutare. I militari del comando provinciale, nell’ultimo periodo dell’anno appena trascorso, hanno eseguito un’intensa attività a contrasto del sommerso da lavoro, condotta trasversalmente nei confronti di diverse tipologie di attività commerciali, che ha permesso di portare allo scoperto l’impiego di 23 lavoratori in nero ed 1 irregolare, mentre sono 32 le posizioni ancora da verificare.
Lavoro sommerso e irregolare: la mappa dei controlli
I controlli sono stati eseguiti dai reparti del Corpo territorialmente competenti nei comuni di Brindisi, Mesagne, Ostuni, Ceglie Messapica, Carovigno, Torchiarolo, San Donaci, San Pancrazio Salentino, Fasano, Cisternino, Latiano, Oria e Francavilla Fontana ed hanno riguardato bar, ristoranti, pizzerie, parrucchieri, pasticcerie, gelaterie, autolavaggi, imprese di costruzioni nonché aziende operanti nel trasporto merci e nel commercio al dettaglio di calzature. Il complesso delle attività, alcune delle quali ancora in corso di esecuzione, hanno consentito di controllare 30 esercizi commerciali e di identificare complessivamente 118 lavoratori dipendenti. I responsabili verranno segnalati ai competenti Uffici per i correlati provvedimenti sanzionatori. Il lavoro nero è piaga per l’intero sistema economico perché sottrae risorse all’erario, lede gli interessi dei lavoratori, sovente sfruttati, causando al contempo una concorrenza sleale a danno delle imprese oneste.
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