BARI – Si terranno quasi certamente entro martedì prossimo gli interrogatori di garanzia dei fratelli Alfonsino ed Enzo Pisicchio, arrestati il 10 aprile scorso assieme ad altre tre persone per aver pilotato cospicui finanziamenti regionali ad alcune imprese in cambio di varie utilità (tra cui numerose assunzioni di famigliari e militanti politici) e attraverso polizze fideiussorie false fornite da un sedicente broker. Gli interrogatori non sono stati ancora fissati dalla gip che ha firmato i provvedimenti cautelari, Ilaria Casu, ma è probabile che si svolgano entro martedì. In tutto sono 15 le persone indagate. E dalle carte emerge anche una lite in casa Pisicchio – con tanto di intercettazione – per rivendicare il merito dell’assunzione di Natale, figlio di Alfonsino, all’interno della società Bv Tech, l’azienda attiva nel settore della sicurezza informatica, che riuscì ad ottenere un finanziamento della Regione Puglia da 9 milioni di euro, pari alla metà dell’ammontare totale dell’importo. E alla stessa azienda – e alla Progesi – sarebbero riconducibili anche 156mila euro considerati frutto dell’illecito finanziamento del movimento “Iniziativa democratica”. Parte di quella somma, 65mila euro, era stata trovata nel luglio 2020 in un bidone della spazzatura in casa Pisicchio.
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