Il Bar Yvonne, storico locale situato a San Cataldo, arriva alla resa dei conti con il Comune di Lecce, che ha richiesto la chiusura e la demolizione della struttura. L’amministrazione comunale ha deciso di “sfrattare” il bar, un punto di riferimento per residenti e turisti da decenni, e così l’imprenditore ha chiesto un risarcimento danni che supera i due milioni di euro.
La titolare del Bar Yvonne, Urso Yvonne, esprime profonda delusione nei confronti del comportamento dell’amministrazione comunale, che ha dimostrato una totale chiusura al dialogo. Malgrado i ripetuti tentativi di raggiungere un accordo tramite i legali, Avv. Anna Maria Ciardo e Avv. Daniele Montinaro, l’amministrazione ha ignorato le proposte di incontro e mediazione. Questa situazione non colpisce solo il bar, ma anche le famiglie che dipendono dall’attività per il loro sostentamento.
Il Bar Yvonne sorge su un’area che, per un errore dell’amministrazione, è stata classificata come spazio pubblico anziché come area demaniale. Negli anni, il locale ha ricevuto autorizzazioni urbanistiche dal Comune e ha regolarmente versato i canoni per l’occupazione di suolo pubblico, fidandosi della legittimità delle autorizzazioni rilasciate. La titolare ha più volte richiesto la rettifica dei titoli, seguendo le indicazioni della Regione Puglia, che ha confermato che non era necessaria alcuna gara per la “riconversione” del titolo esistente.
Di fronte alla scoperta che l’area è in realtà classificata come demaniale, la titolare ha sollecitato il Comune a quantificare il canone demaniale dovuto. Tuttavia, la risposta ricevuta dal Comune ha sorpreso: è stata infatti quantificata una richiesta di indennizzi per occupazione abusiva, come se il Bar Yvonne fosse stato aperto senza autorizzazioni. Questo ha portato a una situazione giuridica complessa, che ora è all’attenzione dei giudici competenti.
Dopo numerosi tentativi di risolvere la controversia in modo pacifico e l’assenza di risposte soddisfacenti da parte dell’amministrazione, il 7 novembre 2024, la titolare del Bar Yvonne ha ufficialmente presentato una richiesta di risarcimento danni per un totale di 2,2 milioni di euro. Una richiesta che, fino ad oggi, non ha ricevuto alcun riscontro e che ora proseguirà nelle aule dei tribunali.
Gli avvocati Ciardo e Montinaro sottolineano la complessità della vicenda, che coinvolge diversi giudici civili e amministrativi, con una prossima udienza prevista al Consiglio di Stato il 4 febbraio 2025. Nonostante gli sforzi profusi per risolvere la questione in modo bonario, la titolare del Bar Yvonne continua a lottare per salvaguardare oltre 50 anni di storia di un locale che ha sempre operato nell’interesse del territorio.
Il Bar Yvonne non è solo un locale, ma una parte integrante della cultura e della vita sociale di San Cataldo. La sua chiusura non rappresenterebbe solo la perdita di un’attività commerciale, ma anche un colpo significativo per la comunità locale. In un contesto di incertezze legali e amministrative, il futuro del Bar Yvonne rimane appeso a un filo, mentre la titolare continua a cercare giustizia e riconoscimento per gli anni di impegno e investimenti profusi nella sua attività.
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