Le aggressioni al personale medico-sanitario nelle strutture pubbliche e private pugliesi continuano ad aumentare a un ritmo preoccupante. Solo negli ultimi giorni, due episodi hanno scosso le comunità locali: a Foggia, due infermieri sono rimasti feriti, mentre a Manduria un autista soccorritore del 118 e un infermiere sono stati presi a calci e pugni dalla persona che stavano cercando di aiutare. Questi fatti rappresentano solo gli ultimi di una lunga serie di attacchi, con una media di un’aggressione ogni tre giorni nell’ultimo anno, un numero triplicato rispetto al periodo precedente.
A lanciare l’allarme sono Gianni Ricci, segretario generale Uil Puglia, Azzurra Schirosi, segretaria regionale Uil Puglia, e Paola Bruno, segretaria generale UilFpl Puglia Bari-Bat. “Il personale è insufficiente e sovraccaricato di lavoro, con conseguenze sia per i lavoratori che per i pazienti”, affermano i rappresentanti sindacali. “La qualità del servizio si deteriora, i tempi di attesa si allungano, e purtroppo questo provoca un aumento delle tensioni, con episodi di violenza inaccettabili. Il diritto alla cura deve andare di pari passo con il diritto dei lavoratori di sentirsi sicuri sul luogo di lavoro”.
I sindacati hanno chiesto un incontro urgente con il presidente della Regione, Michele Emiliano, per discutere misure immediate a tutela del personale sanitario.
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