Con le accuse di tentata estorsione, aggravata dal metodo mafioso, e aggressione, due persone sono state arrestate per tentato di estorcere denaro ai titolari di un’impresa edile di Valenzano.
Le indagini riguardano le attività di vigilanza sull’utilizzo di fondi pubblici per il finanziamento delle ristrutturazioni edilizie che beneficiano del superbonus 110%. Quando l’impresa edile di Valenzano, destinataria di numerose commesse, ha cercato ditte subappaltatrici per smaltire una parte dei lavori, è intervenuto un pregiudicato barese, residente a Triggiano e referente del clan Di Cosola, il quale si è proposto come intermediario per far scegliere la società di un imprenditore di Grumo Appula.
Nel momento in cui la ditta di Valenzano ha dovuto scontrarsi con i ritardi nell’erogazione dei finanziamenti connessi al “superbonus”, i due arrestati avrebbero iniziato a pretendere soldi con intimidazioni e minacce, cercando di impossessarsi di un B&B. Uno dei due titolari dell’impresa sarebbe stato anche aggredito fisicamente. Le vittime, a quel punto, hanno deciso di sporgere denuncia alla Polizia, che ha fatto scattare le indagini della Squadra Mobile della Questura di Bari, coordinate dalla Procura della Repubblica.
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