Taranto, Guardia Costiera intensifica controlli su navi mercantili

In ottemperanza alle disposizioni di legge internazionale, comunitaria e nazionale, la Guardia Costiera di Taranto si impegna vigorosamente in un’intensa e costante attività di verifica a bordo di tutte le navi mercantili, sia straniere che italiane, che fanno scalo nel porto

L’obiettivo principale è garantire il rispetto degli standard ambientali, in particolare delle disposizioni contenute nella convenzione internazionale MARPOL, per prevenire l’inquinamento marino da idrocarburi, sostanze pericolose e discariche illecite in mare di rifiuti.

Ispettori altamente qualificati del Centro nazionale “A. De Rubertis” della Capitaneria di Porto, con sede a Genova, conducono specifici controlli sulla gestione dei rifiuti, la differenziazione e il corretto conferimento nelle strutture portuali. Dal 1° gennaio 2024, i risultati delle ispezioni confluiscono nella banca dati europea THETIS-EU, consentendo lo scambio di informazioni sulle attività di controllo.

Questa piattaforma digitale supporta gli Stati membri nell’obiettivo di proteggere l’ambiente marino, migliorando la disponibilità degli impianti di raccolta rifiuti. L’attività di monitoraggio mira a scoraggiare l’abbandono di rifiuti in mare, dannoso per l’ecosistema marino, soprattutto nel Mar Mediterraneo.

Finora, i controlli non hanno rilevato anomalie significative, contribuendo alla popolazione della banca dati per valutare il rischio delle singole navi e individuare quelle con politiche ambientali virtuose. Le verifiche includono anche indagini su presunti inquinamenti marini e sui combustibili marini.

Queste attività rientrano nella missione più ampia del Corpo delle Capitanerie, volta al controllo della sicurezza della navigazione. Rispetto alle navi giunte nel porto di Taranto, la maggior parte presenta deficienze di lieve entità, dimostrando un crescente impegno dell’armamento verso pratiche di salvaguardia ambientale.

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