FRANCAVILLA FONTANA – Dopo un lungo tira e molla amministrativo, la Regione Puglia ha rilasciato le autorizzazioni per la realizzazione del campo di golf da 18 buche nelle campagne tra Francavilla Fontana e Ceglie Messapica. Siamo stati lì, dove sorgerà il percorso, nel bosco di Betania, alla scoperta di un posto abbandonato accompagnati dal cane Minù
Campo da golf a Betania, il Sì della Regione Puglia
Per quanto ridotto, il progetto per la realizzazione di quel campo da golf antipatico a gran parte della politica cittadina sulla base di criticità ambientali e paesaggistiche sollevate, al tempo, da associazioni e comitati, è stato alla fine approvato. In primis dal Tar Lecce che, tempo fa, ha accolto il ricorso della società “Cavallo Francesco e figlio Srl”. E poi dalla Regione Puglia che, nei giorni scorsi, sulla base di quella sentenza ha prodotto, tramite dipartimento Ambiente, Paesaggio e Qualità Urbana, la nuova autorizzazione.
Campo da golf, i misteri di Betania
Qui, a Betania, tra le campagne a ridosso della provinciale che collega Francavilla Fontana e Ceglie Messapica, dove, a meno di colpi di scena e opposizioni feroci da parte del Comune e del nuovo consiglio Comunale chiamato a decidere sulla variante urbanistica approvata dalla Regione, nascerà il percorso da 18 buche e una club house ricavata all’interno di una masseria tutt’altro che vuota, ma anzi vissuta da una famiglia che, sin dagli anni ’70, porta avanti quell’appezzamento.
Qui, a Betania, dove la statua del santo anticipa la scoperta di un vecchio santuario, preso di mira dai vandali. Eppure, c’è ancora quel vecchio ulivo, dove il volto del cristo è stato intagliato in quell’albero secolare. E c’è anche un vecchio casolare posticcio, in tempi più recenti vissuto da una famiglia di senzatetto, poi andata via. Qui, a Betania, in quel bosco, dove un giorno, secondo Tar e Regione, sorgerà un campo da golf meta di turisti e appassionati, tra pro e contro tipici di un progetto ambizioso e chiamato, in un modo o in un altro, a proteggere non solo gli interessi economici, ma anche le tradizioni di chi, qui, ci vive da sempre. Di chi, qui, ha perduto quei ricordi custoditi dalla natura. Qui, a Betania. Dove nessuno ha mai giocato a golf. M.Iur.
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