La Corte di Cassazione rivaluta ed annulla l’ordinanza del Tribunale del Riesame di Lecce che ha respinto la richiesta di revoca della misura cautelare dell’ex assessore regionale Totò Ruggeri.I giudici della sesta sezione hanno accolto il ricorso presentato dagli avvocati difensori Salvatore Corrado e Giuseppe Fornari, con il parere contrario del sostituto procuratore generale che ha chiesto il mantenimento della misura cautelare.
La difesa ha impostato l’arringa sull’attualità di quella misura emessa dalla giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Lecce, Simona Panzera, su richiesta del pubblico ministero Alessandro Prontera nelle vesti di titolare dell’inchiesta. Nell’udienza preliminare del 19 dicembre il giudice Tosi dovrà stabilire se accogliere la richiesta di rinvio a giudizio della Procura per Ruggeri e per gli altri imputati o di non luogo a procedere delle difese. Il giudice dovrà valutare inoltre l’istanza di revoca dei domiciliari che presenteranno nelle prossime ore i legali dell’ex assessore regionale.
Ruggeri per ora quindi rimani ai domiciliari, la decisione della Cassazione è di annullamento con rinvio per un nuovo giudizio sulle esigenze cautelari ma la difesa si è riportata alla situazione di settembre quanto secondo i giudici del Riesame persisterebbe ancora il pericolo di reiterazione dei comportamenti contestati.
Secondo il pubblico ministero Prontera infatti, sul presupposto che l’inchiesta avesse dimostrato una particolare capacità e predisposizione di Ruggeri a condizionare i destini delle persone e le scelte delle amministrazioni pubbliche, era opportuno mantenere là misure cautelari. Nei prossimi giorni i legali valuteranno le prossime mosse strategiche difensive.
potrebbe interessarti anche
Fermato con 20 kg di fuochi d’artificio: barese denunciato a Napoli
Grave carenza di OSS negli ospedali ASL Lecce: denuncia FP CISL
Salento, incendio distrugge 9 auto: si indaga su natura dolosa
L’addio a Giacinto Urso: ‘Simbolo della politica salentina’
Melissano, tentata estorsione: parla il Sindaco Conte
Caso Twiga Botta e risposta tra procura e avvocati