Matera, bilancio e il commosso saluto del Questore Nicoli’

MATERA – Il dott. Eliseo Nicoli’, Questore di Matera, ha tenuto una conferenza stampa per illustrare il bilancio dell’attività svolta nel corso del 2022.


Visibilmente commosso il Dott. Nicoli’ ha affermato:”Questo per me è il bilancio di una vita, quaranta anni di servizio, conclusi in questa meravigliosa comunità. Dal primo gennaio andrò in pensione, ma resterò qui vicino e continuerò a vivere questa realtà” “Quella materana – ha esordito Nicoli’ – è una comunità dove la qualità della vita è tra le più alte a livello nazionale, anche in termini di sicurezza, questo è anche il frutto del lavoro delle forze dell’ordine”.
Nicoli’nel ricordare gli eventi che hanno scandito l’anno che sta per concludersi, ha sottolineato il G20 tenutosi alla fine di giugno e la visita del Papa.
Quale è stato il rapporto con i cittadini materani?
“Abbiamo operato nel rispetto della legge, le manifestazioni tradizionali e popolari sono state gestite in base alle regole per garantire ordine e sicurezza alla collettività. Credo che la festa della “Bruna” si sia svolta nel migliore dei modi, abbiamo impiegato ben trecento agenti”.
C’è un obiettivo, che durante la sua permanenza a Matera avrebbe voluto raggiungere?
“Ho fatto quanto possibile fare, certo mi sarebbe piaciuto avere maggiore personale, ma qui siamo nel libro dei sogni. Ma ci tengo a sottolineare che il livello raggiunto dalle donne e dagli uomini della Questura di Matera è molto alto in termini di professionalità.”
Quali le principali criticità riscontrate?
“Il reato più comune è quello che aggredisce il patrimonio, rarissime le rapine. Sulla fascia ionica però ci sono stati elementi che hanno suscitato attenzione, riguardanti le strutture balneari, come alcuni incendi che hanno danneggiato strutture nell’area di Scanzano, ma non mi soffermo perché ci sono indagini di cui si sta occupando la magistratura, gli esiti li leggerò sui vostri giornali”.
La carica di Questore di Matera sarà ricoperta dal prossimo nove gennaio dalla dottoressa Emma Ivagnes, salentina, proveniente dal Compartimento di Puglia, Basilicata e Molise della Polizia Ferroviaria.

About Author