Lecce, scritte deliranti sui muri della CGIL

“Sindacato nazista”. “Se non puoi dire no sei schiavo”. “Nazismo sanitario”. La Cgil è ancora una volta nel mirino della follia e dei vandali. Stanotte, intorno alle 2.30, una persona a volto coperto ha imbrattato i muri del condominio dove ha sede la Camera del Lavoro Territoriale della Cgil, in via Merine, 33 a Lecce. L’intera scena, durata all’incirca cinque minuti, è stata immortalata dal sistema di videosorveglianza di cui la Cgil provinciale ha dotato le proprio sedi. Le immagini sono state acquisite dalla Digos, giunta sul posto in mattinata. Non è infatti la prima volta che le Camere del Lavoro salentine sono sotto attacco. A parte i numerosi atti vandalici a più riprese segnalati nel corso degli anni alla Digos, spicca l’episodio del 23 ottobre scorso, quando all’ingresso della sede della Camera del Lavoro di Galatina apparve una svastica. Stavolta la Cgil finisce apertamente nel mirino dei No Vax, il cui simbolo appare tre volte (la prima sul muro perimetrale del condominio, le altre due a corredo di altre due scritte apparse all’ingresso del Patronato Inca). Sotto accusa la posizione favorevole della Cgil sulla vaccinazione per arginare il Covid-19: “Non arretreremo di un passo sulle nostre posizioni. I vaccini hanno consentito di salvare centinaia di migliaia di vite umane, di far ripartire la vita sociale e di tutelare milioni di posti di lavoro. Di fronte al bene collettivo, alla salute pubblica, le prerogative individuali fanno un passo indietro”, dice Valentina Fragassi, segretaria generale della Cgil Lecce. “Resta un attacco vile, di chi evidentemente non riesce a sostenere un confronto civile. Ma anche un attacco di chi non conosce vergogna e non ha rispetto per le persone che continuano a morire a causa del Covid. È anche un gesto che ignora la storia ed il ruolo che ha avuto il sindacato nella Resistenza: fa sorridere amaramente l’accostamento al nazismo di un sindacato che da sempre è presidio di democrazia e legalità. I veri fascisti sono coloro che agiscono nell’ombra contro la case dei lavoratori da sempre rappresentano la tutela dei diritti”.

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