Influenza, boom dopo le festività: già colpiti 7 milioni di italiani

Brusco aumento dei casi di influenza in Italia, complici le riaperture delle scuole dopo le vacanze natalizie. Secondo il rapporto RespiVirNet dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss), nell’ultima settimana sono stati registrati 840mila nuovi casi, portando il totale stagionale a quasi sette milioni di persone colpite.

Gli esperti avvertono che il picco non è ancora stato raggiunto: l’intensa circolazione dei virus influenzali potrebbe proseguire per almeno due o tre settimane. La vaccinazione, dunque, resta fortemente consigliata per i soggetti fragili.

Dal 6 al 12 gennaio, l’incidenza delle sindromi simil-influenzali è salita a 14,3 casi ogni mille assistiti (12,1 nella settimana precedente), con un incremento in tutte le fasce d’età. I più colpiti sono i bambini sotto i cinque anni, con un’incidenza pari a 25,5 casi ogni mille assistiti.

A livello regionale, le zone più colpite sono Toscana, Lazio, Abruzzo, Campania, Puglia e Sicilia. In Basilicata e Calabria, invece, non è stata attivata la sorveglianza epidemiologica.

I dati di laboratorio confermano un aumento dei virus influenzali: il 27,2% dei campioni analizzati è risultato positivo all’influenza, con predominanza del tipo A (641 casi), mentre 136 sono del tipo B. Circolano anche altri virus respiratori, come il VRS (6,6%) e il SarsCoV2 (3%).

Secondo Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali, “questo incremento era previsto dopo le festività e la riapertura delle scuole. Il picco è atteso tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio, con altri 3 milioni di contagi previsti, per un totale di almeno 10 milioni di casi entro la fine della stagione”.

Per i soggetti fragili, si raccomandano l’uso della mascherina in ambienti affollati e, se non ancora fatto, la vaccinazione, che rimane efficace fino a marzo.

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