È stato ritrovato Vito Gassi, il detenuto 29enne originario di Triggiano, che era evaso dal carcere di Borgo San Nicola di Lecce nel primo pomeriggio di sabato 14 settembre.
Le ricerche dell’uomo, alle quali hanno preso parte carabinieri, polizia di stato e il Nucleo investigativo centrale del corpo di polizia penitenziaria regionale, si sono concluse nel pomeriggio di martedì 24 settembre, dopo esattamente dieci giorni di latitanza.
Vito Gassi è stato rintracciato dai carabinieri in un casolare abbandonato a Grumo Appula, in compagnia della moglie Erika, una 24enne residente in provincia di Taranto. Alla vista delle forze dell’ordine, Gassi non ha opposto residenza. La zona, subito dopo la scoperta, è stata raggiunta anche dagli agenti della polizia penitenziaria che, dopo l’identificazione del 29enne e le formalità di rito, ha provveduto al suo trasferimento in carcere.
Gassi era detenuto nel reparto di osservazione psichiatrica del penitenziario salentino, dove stava scontando una pena per rapina a mano armata, commessa cinque anni fa nel Barese. Era stato trasferito nel carcere di Borgo San Nicola lo scorso 20 agosto, dove, in una sala colloqui, appena cinque giorni prima della fuga, si era sposato con la sua compagna Erika. Con lei, Vito Gassi ha avuto l’ultimo colloquio nella mattinata di sabato, prima di far perdere le proprie tracce, scappando dalla parte posteriore della casa circondariale. Dopo dieci giorni, le ricerche delle forze dell’ordine hanno avuto esito positivo: l’evaso è stato catturato. Si è trattato della prima e storica evasione dal carcere di Lecce, dal quale, dalla sua istituzione, nessuno finora era riuscito a evadere.
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