“Mi ricordo quando a tredici anni vincesti la tua prima medaglia, l’argento alla Coppa Italia Allievi. Già allora immaginavo che prima o poi saresti riuscito a salire sul ring per combattere a metto nudo, senza caschetto, ed affrontare la boxe dei grandi. Stasera ce l’hai fatta… “.
E’ venerdì 15 marzo 2024, in uno spogliatoio del PalaCoscioni di Nocera Inferiore, il tecnico Cataldo Quero, mentre è impegnato nel sacro rito pugilistico della fasciatura alle mani, ripercorre la storia sportiva vissuta insieme al suo allievo, il tarantino Francesco Magrì, guardandolo e stimolandolo negli occhi.
Nei minuti successivi l’enfant prodige della Quero-Chiloiro campione d’Italia 2023 porterà a casa il suo primo match da professionista, battendo il mestierante pupillo di casa Giuseppe Rauseo, squalificato prima del limite delle sei riprese.
Dopo una carriera da dilettante costellata da 80 vittorie su 107 match disputati, con al collo titoli di prestigio a partire da due “Assoluti” e un “Guanto d’Oro”, il Superwelter da 70.3 kg Magrì, già indossata la maglia azzurra, supera la sua prima prova da boxeur professionista, battendo il mestierante Rauseo nel contesto internazionale del campionato Ebu Silver che ha incoronato campione europeo Gianluca Ceglia.
Condotto all’angolo da Cataldo Quero con assistente il suo ex avversario paganese Gianluca Lodato, Magrì è riuscito a battere Rauseo 17 anni più grande di lui. L’atleta jonico lo ha controllato durante il match, lo ha fatto barcollare due volte rispettivamente con un dritto e un montante destro.
Nel finale della terza ripresa, poi, l’arbitro ha squalificato Rauseo per scorrettezze. Dunque mani al cielo da vincente per Magrì, che viene battezzato vincente alla “prima” da professionista.
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