Luca Dalmonte, coach di Nardò

Basket A2/M, Nardò ko a Verona: Dalmonte ‘Poco fluidi e aggressivi’

No è buona la prima. Luca Dalmonte, chiamato al capezzale di un Toro malato, ha una traccia di lavoro più compiuta e dettagliata. La sconfitta interna con Tezenis Verona è ricca di indicazioni per il nuovo coach granata: dalla scarsa energia a un atteggiamento difensivo confusamente aggressivo e non troppo efficace, da una manovra offensiva impacciata alla condizione psicologica e tecnica di alcuni singoli.

La classifica di Hdl Nardò Basket peggiora di giornata in giornata, ma per ritrovare i punti (nel girone di ritorno è arrivata una sola vittoria e domenica a Chiusi finisce la fase di qualificazione) serve obbligatoriamente ritrovare i fondamentali di attacco e difesa e, prima ancora, quelli della convinzione e della compattezza di squadra.

“È evidente che Verona dal punto di vista dell’energia e della fisicità ci è stata superiore – ha detto Luca Dalmonte nel post gara -. In questo momento è la nostra fragilità, dobbiamo lavorarci per un cambio di direzione. Dobbiamo ritrovare fluidità offensiva e aggressività a prescindere dall’avversario. Non ho nulla da rimproverare sul piano dell’impegno e della volontà. Questa partita ci deve servire per approcciare in futuro a testa alta e stando uniti. Solo così ne usciremo”.

A Lecce si è visto un avversario forte e in fiducia, una squadra che giustamente è nel novero delle prime della classe. La Tezenis fa un altro campionato rispetto al Nardò, e si è visto. “Dal punto di vista cestistico – ha sottolineato il coach scaligero Alessandro Ramagli – è stata una partita che abbiamo sempre controllato. Il rischio era di tipo emotivo, soprattutto quando giochi con squadre che devono cambiare il trend della propria stagione. Sono approcci male, dai fiducia agli avversari. Invece, abbiamo iniziato bene mantenendo il vantaggio con compattezza. In qualche frangente non siamo stati impeccabili, ma complessivamente siamo stati molto più solidi che altre occasioni. Abbiamo tante buone risposte e qualcosa su cui continuare a lavorare”.

Capitolo chiuso. Si guarda avanti. Si deve guardare avanti. Con la zona centrale della classifica che è diventata un ingorgo pazzesco e con la trasferta di Chiusi all’orizzonte.

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