10 punti per rilanciare la Serie A, la Lega svela la sua riforma

Dieci punti principali, diciotto pagine e tante proposte. La Lega Serie A svela il suo progetto di riforma del calcio italiano, un “progetto di sistema, presentato nei tempi annunciati e che non si vedeva da anni”.

RIDUZIONE SQUADRE PROF… – Un documento, di cui l’ANSA ha preso visione, che vuol provare a rilanciare il sistema calcio dopo le difficoltà degli ultimi anni. Si parte dall’ordinamento dei campionati, con la Lega che non prevede una diminuzione per il massimo campionato, ma una riduzione necessaria delle squadre a livello professionistico: “100 sono troppe – si legge -. Non è più rinviabile ridefinire la missione dei diversi campionati professionistici, per cui occorre realizzare meccanismi di mutualità più efficaci e rendere più efficiente il meccanismo del paracadute”.

NUOVI STADI – Si passa poi al tema degli stadi, per cui la Lega chiede l’attivazione di una cabina di regia unica, con il massimo supporto al dossier per ospitare in Italia Euro 2032. oltre a tax credit per chi investe sulle strutture e un inserimento nelle licenzenazionali di ulteriori requisiti infrastrutturali.

GIOVANI – Quattro i filoni che riguardano la valorizzazione dei giovani: una nuova Primavera con obbligo di giocatori formati in casa e riduzione dei fuoriquota in un nuovo format; portare in Lega il campionato Under 18; un evento unico per le finali di tutto il calcio giovanile; infine un progetto legato a scuola e calcio.

PRESTITI E SECONDE SQUADRE – Si passa poi al nuovo sistema di prestiti, con la richiesta di non prevedere alcun limite per i prestiti degli under 23 relativamente alla proposta di tetto della FIFA che limiterà le cessioni temporanee a 7 dalla prossima stagione. Sulle seconde squadre, invece, la Lega Serie A chiede una riduzione del costo di iscrizione, con certezza sull’iscrizione, una maggiore flessibilità sul passaggio dei calciatori tra prima e seconda squadra e in caso di retrocessione la possibilità di giocare in un campionato dilettantistico.

CALCIO FEMMINILE, NUOVA COPPA ITALIA – La Serie A punta poi anche sullo sviluppo del calcio femminile tra aumento dei ricavi e sostenibilità finanziaria. Tra le idee, c’è anche una revisione dei format di Coppa Italia e Supercoppa italiana (quest’ultima in versione final four). La Lega poi passa al tema della governance federale, con la richiesta (fatta anche dalla Serie B) di riequilibrare i pesi all’interno del Consiglio, introducendo anche la cosiddetta “intesa forte” per cui le decisioni sulla Serie A possono essere adottate solo con l’ok della stessa Lega.

FUORIGIOCO SEMIAUTOMATICO E VAR A CHIAMATA – Tra i temi che probabilmente interessano di più i tifosi ci sono poi quelli più legati al campo. La Serie A presenta delle richieste a FIFA e UEFA, per valutare l’introduzione del VAR a chiamata (1 o 2 chiamate massimo a partita per ciascuna squadra) oltre all’introduzione del fuorigioco semiautomatico a gennaio 2023, e rendere pubblici in diretta i dialoghi del VAR o comunque permettere la spiegazione da parte degli arbitri dei motivi della decisione e infine assicurare maggiore uniformità per la definizione dei tempi di recupero. E, in aggiunta, anche ridurre le finestre per le nazionali, con un minor numero di gare quindi.

SCOMMESSE E PIRATERIA – Infine, il decimo e ultimo punto riguarda le proposte legislative: si tratta di otto proposte di intervento legislativo che vanno da giochi e scommesse fin all’antipirateria, passando per incentivi e contributi, sicurezza negli stadi, migliorare il lavoro sportivo e nuove norme per gli agenti.

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