Damir Dzumhur conquista il trofeo della 23esima edizione dell’Open Città della Disfida di Barletta, battendo in finale il francese Harold Mayot in due set (6/1, 6/3). Nella sfida sui campi in terra rossa del circolo tennis “Hugo Simmen” di Barletta, si sono affrontate le prime due teste di serie del challenger Atp.
I primi due set persi nel torneo barlettano sono risultati decisivi per il 22enne transalpino, che era arrivato all’ultimo atto del torneo con un cammino quasi perfetto, senza concedere set agli avversari e offrendo un tennis molto pratico e concreto.
Di fronte nella finale, però, si è ritrovato un giocatore come il 31enne Dzumhur, di grande esperienza e con un recente passato che lo ha visto arrivare fino al numero 23 del mondo.
Davanti a mille spettatori festanti, i due finalisti hanno dato vita a una sfida di grande qualità, con scambi lunghi e combattuti da fondo campo, alternati a volee e smash sotto rete che hanno entusiasmato i presenti, giunti da ogni parte della regione.
La partenza di Dzumhur è stata veemente e con due break si è portato subito sul 5/1, per poi chiudere il set sul 6/1. Le tante palle corte attuate dal bosniaco sono risultate una vera e propria spina nel fianco di Mayot, che ha sofferto e pagato dazio nella prima parte del match.
Nel secondo set, il transalpino ha accennato una reazione che lo ha portato sul 3-0. Ma Dzumhur ha avuto la forza di riprendersi, arrivando subito al pareggio, per poi mettere a segno una incredibile rimonta fino al 6-3 finale.
«E’ stata una bellissima settimana per me, anche perché dallo scorso settembre non vincevo un torneo – commenta Damir Dzumhur a fine partita -. Ho fatto il tour in America ma non è andata benissimo. A Barletta, invece, mi sono ritrovato e soprattutto giocare sulla terra in questo modo mi dà molta fiducia per poter tornare sui livelli da top 100. Questa vittoria mi rende forte e sicuro per il prosieguo della stagione».
Da attore a giocatore di tennis, Dzumhur vanta anche un passato sui set cinematografici, recitando anche nel film “Il segreto di Esma” vincitore dell’Orso d’oro a Berlino. «A Barletta, però non ho recitato – aggiunge scherzando, il tennista bosniaco -. L’attore è un bel ricordo della mia gioventù, ora proseguo nella mia carriera tennistica che spero mi possa continuare a regalare altre soddisfazioni, dopo essere entrato nel top 30 del mondo».
La sua esperienza è servita a gestire al meglio una finale dall’alto coefficiente di difficoltà. «E’ stata una partita in cui ho variato tanto il mio gioco – conclude Dzumhur -. Quando riesco a variare, vuol dire che sto bene e posso giocare il mio miglior tennis. Contro un giocatore forte come Mayot dovevo farlo e mi è andata bene. Sono andato tante volte a rete e ho vinto tanti punti, questo vuol dire che oggi ero al meglio del mio tennis, che è fatto di continue variazioni».
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