Nel corso di un incontro tenutosi lo scorso settembre tra il Ministero del Turismo e l’ANCI, è emersa la possibilità per tutti i comuni di applicare la tassa di soggiorno su base volontaria. Durante il confronto, Confcommercio e Federalberghi hanno ribadito con forza la necessità di restituire le risorse raccolte tramite questa imposta al settore turistico.
Già da tempo, Confcommercio Taranto ha espresso questa posizione nei tavoli di confronto con le amministrazioni comunali che hanno introdotto la tassa. Tullio Mancino, direttore di Confcommercio, ha dichiarato: “Abbiamo sempre sostenuto l’importanza di un utilizzo coerente delle risorse derivanti dalla tassa di soggiorno per migliorare i servizi turistici, nell’interesse del territorio e degli operatori del settore”.
Confcommercio, in ogni comune dove la tassa è stata adottata, ha promosso la creazione di un osservatorio permanente, composto da rappresentanti delle amministrazioni e delle associazioni di categoria, con lo scopo di monitorare gli effetti dell’imposta e di definire obiettivi chiari per l’utilizzo delle risorse.
A tal fine, Confcommercio ha invitato i comuni di Castellaneta, Ginosa, Manduria, Pulsano, Taranto e Torricella a convocare un tavolo di confronto per fare il punto sulle risorse raccolte e discutere la loro destinazione. Un modello già sperimentato con successo a Martina Franca, dove è stato istituito un osservatorio del turismo, al quale Confcommercio partecipa attivamente con funzioni consultive.
Mancino ha concluso sottolineando l’importanza di un utilizzo trasparente e finalizzato delle risorse: “La tassa di soggiorno deve essere impiegata per il potenziamento dei servizi turistici, non per coprire altre spese comunali. Se ben gestita, può rappresentare un’opportunità per promuovere il turismo e migliorare i servizi per i visitatori, sempre con una gestione trasparente e condivisa”.
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