La consigliera regionale Grazia Di Bari: “Serve chiarezza su conflitti di interesse e trasparenza nell’uso dei fondi pubblici”
“La gestione dei fondi pubblici deve avvenire con la massima trasparenza, soprattutto quando si parla di cultura e audiovisivo”. Con queste parole Grazia Di Bari, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, è intervenuta in VI Commissione regionale per fare luce sulle recenti segnalazioni che riguardano il Film Fund dell’Apulia Film Commission.
L’audizione è stata richiesta dalla stessa Di Bari ed è stata occasione per ascoltare Antonio Parente, direttore generale della Fondazione, e la presidente Anna Maria Tosto, sulla questione emersa circa dieci giorni fa. Si tratta della possibile incompatibilità di una dipendente della Fondazione, segretaria della Commissione incaricata di esaminare i progetti candidati al bando, e al contempo socia minoritaria in una delle società di produzione risultate ammissibili a finanziamento.
“Nessuno mette in dubbio il valore dell’attività dell’AFC – ha dichiarato Di Bari -, ma la trasparenza è un dovere imprescindibile quando si gestiscono risorse pubbliche. Durante l’audizione abbiamo appreso che le verifiche sono ancora in corso, contrariamente a quanto dichiarato pubblicamente dall’AFC alcuni giorni fa”.
Secondo quanto riportato in Commissione, è ancora in fase di accertamento se la dipendente in questione abbia segnalato la propria partecipazione societaria, come richiesto dal Codice Etico e di comportamento della Fondazione. “Abbiamo chiesto se sia possibile valutare in autotutela l’esclusione della società di produzione coinvolta, anche se i fondi vengono erogati solo dopo la rendicontazione delle spese. Ci è stato risposto che sarà richiesto un parere all’ANAC”, ha aggiunto Di Bari.
La consigliera ha poi sottolineato come la dipendente non fosse formalmente un componente della Commissione con diritto decisionale, ma solo una figura di supporto. “Ciò non toglie che la sua presenza potesse generare un conflitto di interesse, motivo per cui avrebbe dovuto essere esclusa sin dall’inizio”, ha precisato.
“Il Film Fund rappresenta un fiore all’occhiello della Regione Puglia e dell’Apulia Film Commission – ha aggiunto Di Bari -, ma non possiamo permettere che episodi di questo tipo vengano minimizzati o considerati semplici incidenti. La posta in gioco sono ben 13 milioni di euro destinati alla produzione cinematografica”.
Il Movimento 5 Stelle chiederà quindi una nuova audizione a conclusione delle verifiche in corso. Intanto, Di Bari ha chiesto accesso ai resoconti delle Commissioni per valutare con maggiore dettaglio lo svolgimento dei lavori e il grado di coinvolgimento della persona interessata. “È nostro dovere vigilare sull’utilizzo corretto dei fondi pubblici, tutelando il lavoro di chi opera con serietà e il diritto dei cittadini a un’amministrazione trasparente”, ha concluso.
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