Secondo le stime preliminari pubblicate dall’Istat, nel terzo trimestre del 2024 il Pil italiano è rimasto sostanzialmente invariato rispetto al trimestre precedente. La crescita su base annua si attesta intorno allo 0,4%, un risultato che riflette fattori preoccupanti come il rallentamento della domanda estera e il calo del valore aggiunto in tutti i settori economici, specialmente nell’industria automobilistica e nella moda di lusso, tradizionalmente punti di forza del sistema produttivo nazionale.
Questa stagnazione rischia di mettere a repentaglio l’obiettivo dell’1% di crescita fissato nel Documento di economia e finanza (Def) dal governo Meloni, un traguardo ora sempre più lontano se non si verifica un’improbabile ripresa nell’ultimo trimestre dell’anno.
In un comunicato stampa, il Senatore Mario Turco, Vicepresidente del Movimento 5 Stelle e Coordinatore del Comitato Economia, Lavoro e Impresa, ha attaccato l’esecutivo, affermando che il rischio di chiudere il 2024 con un misero +0,5% non rappresenta solo una “figuraccia” per il centrodestra, ma è un grave segnale d’allarme per il futuro dell’economia italiana. Dopo 19 mesi di calo della produzione industriale, Turco ha dichiarato che sarebbe appropriato se la Presidente Meloni rimettesse il mandato, non avendo saputo realizzare quanto promesso agli italiani.
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