Ma il sindaco Pomes rassicura: ”Nessun altro stabilimento”
E’ partita una raccolta firme contro il bando del Comune di Ostuni per la concessione di un’area di 1,7 ettari. A sostenere l’iniziativa cittadini e associazioni tra cui Legambiente.
Il Comune ha messo a gara sette aree per il rilascio di nuove concessioni demaniali per spiagge libere con servizi. E’ subita giunta la reazione dei consiglieri comunali Antonella Palmisano, Giovanni Spennati, Giuseppe Francioso (Per Ostuni), Francesco Semerano, Giuseppe Bagnulo (Fratelli d’Italia), Guglielmo Cavallo (Obiettivo Comune), Giovanni Zaccaria (Forza Italia) e Adriano Zaccaria (Prima Ostuni).
Tutti hanno chiesto che sia azzerata l’intera procedura e che gli assessori competenti rassegnino le dimissioni. “Gli stessi lotti di Pilone e Cala di Rosa Marina sono compresi nell’area Sic (Sito di interesse comunitario) e il rilascio di nuove concessioni è subordinato alla preventiva favorevole Valutazione d’incidenza ambientale (Vinca) che non è stata fatta – si legge in una nota delle opposizioni -. Il lotto numero 7 , Torre Pozzelle è stato individuato all’interno della fascia di rispetto dell’area caratterizzata dalla presenza della Torre Aragonese che è un bene storico-culturale di particolare valore, sottoposta al regime della tutela dal ministero della Cultura, in virtù del provvedimento espresso costituito dal D.M. del 28/01/1985”.
Nemmeno per Torre Pozzelle – sostengono ancora i consiglieri – sarebbe stato possibile rilasciare nuove concessioni, ma paradossalmente l’area prevista in concessione è esageratamente estesa. Nella fretta di assegnare le concessioni per soddisfare gli appetiti economici esistenti, il Comune di Ostuni infrange le norme dettate dalla Regione e lo fa prima che la Carta archeologica redatta da poco e inserita nell’adeguamento del Piano regolatore generale possa limitare le scelte”.
“Non vogliamo attendere l’assegnazione delle concessioni per capire a vantaggio di chi vada quest’altra opaca pagina dell’Amministrazione Pomes che si aggiunge ai tentativi di cancellare boschi e corsi d’acqua dalle cartografie pur di consentire alcune lottizzazioni – dicono ancora i consiglieri comunali -. E’ normale chiedersi se la scelta dei tempi per le concessioni, la localizzazione delle aree e la loro estensione risponda alle necessità del territorio o sia l’ennesimo prezzo che la comunità ostunese deve pagare alla politica e al profitto”.
Il sindaco Angelo Pomes è immediatamente intervenuto con una nota in cui si legge: “Ci tengo a tranquillizzare tutti: non è in corso la realizzazione di alcuno stabilimento balneare. Il nostro obiettivo è garantire servizi liberi, semplici e sostenibili, nel pieno rispetto del paesaggio e dell’ambiente. Siamo l’Amministrazione che ha impedito l’accesso carrabile alle aree demaniali, che ha realizzato parcheggi pubblici gratuiti e che sta investendo per naturalizzarli. Stiamo salvaguardando la nostra costa come pochi prima di noi e siamo pronti, se necessario, anche a valutare l’istituzione di un’area protetta”.
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