Molfetta, in scena il lutto e le sue metafore in ‘Kampai!’

MOLFETTA – Storie destinate a comporsi in un itinerario da compiere per lasciar andare i propri defunti e tornare alla vita. Si è aperto il sipario de La Cittadella degli Artisti di Molfetta ospitando il debutto nazionale di “Kampai! o dell’umana finitezza”. Spettacolo con cui prosegue il cartellone di Trame Contemporanee Festival di Nuova Drammaturgia prodotto da Malalingua Ets. La pièce ruota attorno alle storie di tre donne, accomunate da una perdita, che si intrecciano in un cimitero. Ferite da curare condividendo gesti, parole rare, storie che gradualmente rivelano corrispondenze inattese. Tracce di una ritualità perduta, con particolare riferimento alle tradizioni pugliesi, hanno così animato il principio della ricerca di questo lavoro teatrale che ha privilegiato il movimento e l’azione coreografica piuttosto che la parola. Le tre figure femminili disegnano quella minima geografia necessaria all’evocazione del commiato. Protagonisti sono una vita addolorata, una morte prematura e chi, per volontà o ‘incarico’, ha il compito di custodirne la delicata relazione.

 

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