L’ad di Enel: Nei prossimi tre anni adotteremo un approccio più selettivo negli investimenti, per massimizzare la redditività e minimizzare i rischi.
Redditività, flessibilità e resilienza mediante un’allocazione del capitale selettiva finalizzata a ottimizzare il profilo rischio/rendimento del Gruppo. Efficienza ed efficacia quali driver dell’operatività del Gruppo, e sostenibilità finanziaria e ambientale per perseguire la creazione di valore nell’affrontare le sfide del cambiamento climatico. Sono questi i principali focus del Piano Strategico 2024-2026 che il Gruppo Enel presenta ai mercati finanziari e ai media.
IL FOCUS DI ENEL
Enel ha spiegato che “le incertezze globali di breve termine hanno imposto alle società elettriche di accrescere la flessibilità e migliorare la visibilità dei rendimenti. Nel medio e lungo periodo, le reti dovranno essere in grado di far fronte all’aumento della domanda di elettricità dovuta alla crescente elettrificazione e generazione distribuita, mentre la prevista crescita della capacità rinnovabile richiederà stoccaggi a batteria al fine di bilanciare domanda e offerta”.
In questo scenario, il Gruppo prevede di allocare i propri investimenti “in modo efficiente. I business regolati saranno al centro della Strategia del Gruppo con l’obiettivo di migliorare qualità e resilienza. Analogamente, le decisioni di investimento in rinnovabili saranno più selettive, mediante la diversificazione di tecnologie e Paesi, il miglioramento dei rendimenti e la riduzione dei rischi, anche facendo leva su partnership. Infine, il Gruppo prevede di ottimizzare il proprio portafoglio di clienti e i processi end-to-end, aumentando l’efficienza nell’acquisizione e nella gestione dei clienti, migliorandone la fidelizzazione tramite offerte bundled e promuovendo l’elettrificazione dei consumi”.
CATTANEO: NEI PROSSIMI TRE ANNI UN APPROCCIO PIU’ SELETTIVO PER GLI INVESTIMENTI
“La Strategia che annunciamo oggi punta a trasformare il Gruppo Enel in un’organizzazione più snella, flessibile e resiliente, pronta per affrontare le sfide e cogliere le opportunità che possono presentarsi in futuro – ha commentato Flavio Cattaneo, Amministratore Delegato di Enel -. Nei prossimi tre anni adotteremo un approccio più selettivo negli investimenti, per massimizzare la redditività e minimizzare i rischi. Ci concentreremo sui nostri Paesi core implementando strategie integrate, puntando sulle reti, le energie rinnovabili e la creazione di valore nel segmento clienti con offerte commerciali bundled. La disciplina finanziaria sarà il fondamento della nostra Strategia, per potenziare la generazione di cassa e l’efficienza, mentre la sostenibilità continuerà a guidare le nostre decisioni di business. Grazie alla realizzazione di queste azioni e al raggiungimento dei nostri obiettivi, saremo in grado di rafforzare ulteriormente la posizione finanziaria del Gruppo e di incrementare la creazione di valore, garantendo così solidi rendimenti ai nostri azionisti.” In America Latina, il Gruppo prevede invece di allocare il 19% circa dei propri investimenti totali lordi, concentrandosi principalmente sulle reti e posizionandosi in anticipo rispetto alla progressiva liberalizzazione del settore retail. In Nord America, il Gruppo prevede di “allocare circa il 7% dei propri investimenti totali lordi facendo leva sia sul modello di partnership sia sulla generazione di cassa garantita dal miglioramento della redditività del portafoglio esistente, al fine di finanziare lo sviluppo delle rinnovabili”, ha spiegato ancora Enel.
Per quanto riguarda il business Integrato il Gruppo mira ad accrescere i margini nel Business Integrato riducendo i costi di approvvigionamento. Nello specifico: In Europa, tale obiettivo verrà conseguito aumentando la quota delle vendite a prezzo fisso coperte dalla generazione a zero emissioni del Gruppo, con un aumento dei volumi venduti nel segmento business-to-consumers (“B2C”), nel quale è possibile fare leva su un’offerta a maggior valore aggiunto anche mediante offerte bundled; In America Latina, la produzione di rinnovabili è integrata da contratti di acquisto di energia (“PPA”, Power Purchase Agreements), a totale copertura dei margini del Gruppo; In Nord America, il Gruppo manterrà la sua posizione equilibrata, facendo leva sulle vendite a lungo termine per coprire la produzione da rinnovabili.
Tra il 2024 e il 2026, si prevede che questo nuovo approccio consentirà al Gruppo di realizzare circa 13,4 GW di nuova capacità rinnovabile in tutte le geografie in cui è presente grazie a una solida pipeline di circa 450 GW, di cui circa 160 GW in fase avanzata. Questa considerevole pipeline consente al Gruppo di massimizzare la visibilità dei rendimenti minimizzando al contempo i rischi, con la possibilità di monetizzare la parte di pipeline non necessaria alla sua crescita industriale.
IL SEGMENTO CLIENTI
Nel segmento Clienti, il Gruppo ha pianificato investimenti lordi pari a circa 3 miliardi di euro tra il 2024 e il 2026. I principali driver della strategia di Gruppo in questo segmento includono una rifocalizzazione geografica su Italia, Iberia e America Latina nonché il rafforzamento della centralità del cliente grazie a un touchpoint unico per il B2C e le piccole e medie imprese (“PMI”), key account dedicati ai principali clienti business-to-business (“B2B”) e business-to-government (“B2G”), oltre che a offerte bundled.
Grazie a tali iniziative, si prevede che l’EBITDA ordinario del Business Integrato raggiunga circa 15,5 miliardi di euro nel 2026, un aumento di circa 1,5 miliardi di euro rispetto al valore atteso relativo al 2023 “baseline al 2024” , con le rinnovabili come principale fattore di crescita nell’arco di Piano.
Nel 2026 si prevede che la capacità rinnovabile del Gruppo aumenti a circa 73 GW da circa 63 GW stimati per il 2023, con la quota di generazione a zero emissioni che raggiungerà circa l’86% rispetto a circa il 74% atteso per il 2023.
EQUILIBRIO FINANZIARIO ALLA BASE DI TUTTO
Le azioni strategiche del Gruppo saranno guidate dall’equilibrio finanziario. “Tra il 2024 e il 2026, il Gruppo prevede di incrementare la sua generazione di cassa, con flussi di cassa generati dalla gestione operativa (Funds From Operations, “FFO”) complessivi pari a circa 43,8 miliardi di euro che si prevede soddisferanno integralmente il fabbisogno relativo agli investimenti netti e ai dividendi”, spiega il colosso energetico ricordando che rispetto alla baseline dei costi relativi al 2022, il Gruppo prevede di conseguire “una riduzione complessiva dei costi pari a circa 1,2 miliardi di euro nel 2026, di cui 1 miliardo di euro circa in efficienze conseguite ridefinendo processi aziendali, razionalizzando l’organizzazione, ottimizzando il mix tra insourcing e outsourcing oltre che adottando standard e utilizzando migliori tecnologie da adattare a seconda del Paese. Si prevedono ulteriori risparmi relativi ai business regolati pari a circa 0,2 miliardi di euro”.
LE DISMISSIONI
Le sopra citate iniziative sono inoltre supportate dal piano di dismissioni, che produrrà un impatto positivo sull’indebitamento finanziario netto “stimato in circa 11,5 miliardi di euro tra il 2023 e il 2024 con un incasso per circa 8 miliardi di euro che si prevede si realizzerà nel 2024, a valle delle necessarie autorizzazioni regolatorie e del completamento delle nuove operazioni individuate nella seconda metà del 2023”.
Le dismissioni sono attualmente in diverse fasi di completamento. In particolare: Operazioni già finalizzate nel corso dell’anno, pari a circa 2,8 miliardi di euro in termini di impatto sull’indebitamento netto (uscita dalla Romania, cessione di attività di generazione in Argentina, vendita del 50% delle attività rinnovabili in Australia e vendita di un portafoglio solare in Cile); Operazioni sottoscritte in attesa di finalizzazione, per un importo previsto pari a circa 5,4 miliardi di euro in termini di impatto sull’indebitamento netto (vendita di asset di generazione in Perù, dismissione degli asset di distribuzione e fornitura in Perù, vendita del 50% di Enel Green Power Hellas e vendita di un portafoglio solare e geotermico negli Stati Uniti);
Operazioni in fase di negoziazione avanzata, per un importo atteso di circa 3,3 miliardi di euro in termini di impatto sull’indebitamento netto (swap e rotazione di asset, partnership e rotazione di asset nel business delle rinnovabili).
Per quanto concerne gli obiettivi finanziari Enel prevede che l’EBITDA ordinario del Gruppo aumenti a un valore compreso tra 23,6 e 24,3 miliardi di euro nel 2026, con un CAGR (Compound Average Growth Rate) di circa il 5% considerando un dato atteso relativo al 2023 “baseline al 2024” compreso tra 20,0 e 21,0 miliardi di euro. L’EBITDA ordinario del Gruppo atteso al 2023 ammonta a un valore compreso tra 21,5 e 22,5 miliardi di euro.
L’azienda prevede poi che l’Utile netto ordinario del Gruppo aumenti a un valore compreso tra 7,1 e 7,3 miliardi di euro nel 2026, con un CAGR di circa il 6% considerando un dato atteso relativo al 2023 “baseline al 2024” compreso tra 5,8 e 6,1 miliardi di euro. L’Utile netto ordinario di Gruppo atteso al 2023 ammonta a un valore compreso tra 6,4 e 6,7 miliardi di euro.
Il Gruppo conferma infine una politica dei dividendi semplice e attrattiva con un DPS fisso minimo pari a 0,43 euro per il periodo 2024-2026, con un aumento potenziale fino a un payout del 70% sull’Utile netto ordinario in caso di raggiungimento della neutralità dei flussi di cassa. La neutralità dei flussi di cassa è raggiunta se gli FFO coprono interamente gli investimenti netti del Gruppo nonché i dividendi oltre al DPS fisso minimo.
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