BARLETTA – Un sequestro preventivo di 72 milioni di euro nei confronti di cinque persone fisiche e quattro società. È l’operazione messa in atto dalla Guardia di Finanza di Barletta, che sta indagando sulle frodi in materia di cessione di crediti d’imposta messe in atto da un gruppo circoscritto nella BAT.
L’analisi delle Fiamme Gialle si è concentrata in un lasso di tempo compreso negli ultimi 12 mesi, durante i quali gli indagati, agendo sull’intero territorio nazionale, autocertificavano lavori ed interventi di recupero del patrimonio edilizio relativi al Bonus Facciate, al Sismabonus e al Bonus Ristrutturazione. Queste operazioni, risultate del tutto inesistenti, erano suscettibili di rimborso fiscale mediante la concessione dei crediti d’imposta.
La collaborazione tra il Comando Provinciale della BAT e il Nucleo Speciale Entrate di Roma ha permesso di incrociare numerosi dati, che hanno fatto emergere un articolato sistema fraudolento con centinaia di cessioni creditizie operate da persone assolutamente indigenti, le cui posizioni patrimoniali e redditizie risultavano incongruenti con i lavori apparentemente commissionati.
Attraverso la piattaforma web dell’Agenzia delle Entrate, gli indagati trasmettevano telematicamente comunicazioni di cessioni di credito con dati falsi, attestando l’esecuzione di lavori mai avvenuti su beni immobili sia inesistenti, sia appartenenti a soggetti estranei ai fatti. Tali crediti venivano poi inseriti nel cassetto fiscale delle società, accettati e successivamente impiegati in altre attività economiche, garantendo un cospicuo e indebito risparmio fiscale. Il GIP del Tribunale di Trani ha autorizzato il sequestro impeditivo dei crediti d’impresa inesistenti, delle partecipazioni e delle quote delle società riconducibili agli indagati e delle risorse depositate sui conti bancari. Contestate le responsabilità in capo alle società degli illeciti amministrativi.
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