Vince, convince e diverte. I sei gol rifilati al Gravina sono la fotografia di una Fidelis Andria che continua a viaggiare con il vento in faccia e il piede piantato sull’acceleratore. La vittoria non è mai stata in discussione, anche se qualche spiffero c’è stato almeno nella prima parte di gara, quando il Gravina ha riaperto la contesa con Banse. La Fidelis Andria, però, ha saputo chiudere a doppia mandata la porta difesa da Esposito, gestendo con maturità il momentaneo 1-2 e dilagando nel finale.
Facile adattarsi quando in squadra ci sono giocatori come Kragl, Da Silva, Fantacci e Felleca, tutti a segno contro il Gravina, ma il concetto di sopravvivenza Giuseppe Scaringella sembra averlo sposato appieno, soprattutto nella parte iniziale dopo l’esonero di Danucci con una squadra allo sbando. Una visione quasi darwiniana, che ha portato la Fidelis Andria a incamerare 25 punti su 27 a disposizione e domenica c’è la capolista Casarano al “Degli Ulivi”, con la squadra di Laterza distante appena due lunghezze.
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