LAGONEGRO – È un maschietto il primo nato in Basilicata. Si chiama Nicolò ed è venuto al mondo con parto cesareo nell’ospedale di Lagonegro (Pz) a mezzanotte e un minuto. Pesa 3140 grammi. Al piccolo e alla sua famiglia, il fratellino e i genitori mamma Giada e papà Francesco di Santa Maria del Cedro (Cs), i migliori auguri da parte di tutta la redazione di Antenna Sud.
Riparte dunque con buonissimi auspici l’attività del reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale “San Giovanni” di Lagonegro che aveva chiuso il 2023 con 605 parti di cui 5 gemellari. “Nonostante le mille difficoltà, da Battipaglia a Cosenza il reparto di ostetricia e ginecologia dell’Ospedale del Comune di Lagonegro risulta quello più performante. Gli stessi reparti degli Ospedali di Polla e Sapri, insieme, non raggiungono i parti di Lagonegro. Uno straordinario risultato ottenuto grazie al lavoro ed alla grandissima professionalità del dott Alfonso Chiacchio e di tutto il personale medico e sanitario del reparto. L’obiettivo per il 2024 e’ attivare il servizio di partoanalgesia per superare i 1000 parti”, aveva affermato nei giorni scorsi il consigliere regionale di Forza Italia, Francesco Piro. “Anche gli atri reparti (radiologia, ortopedia, medicina-chirurgia, urologia, cardiologia etc etc ) si sono distinti raggiungendo livelli di prestazioni mai visti prima. L’ospedale al contrario delle dichiarazioni “folli” di qualcuno, nonostante le difficoltà, è in piena attività ed offre servizi essenziali di altissima qualità. A tutto il personale sanitario di tutti i reparti dell’Ospedale va il ringraziamento della Comunità e del Governo Regionale Vito Bardi”, conclude lo stesso Piro.
potrebbe interessarti anche
Esplosione ENI Calenzano: aperta inchiesta per omicidio colposo
Tragedia a Rubiera: macchinista investito e ucciso da un treno
Palmisano: ‘Priorità sostegno a industria auto, non a riarmo militare’
Pil pugliese cresce dello 0,8%: disoccupazione in calo al 10,1%
Roberta Bruzzone sui casi Scazzi e La Rocca
Industria Felix premia 161 imprese ‘eccellenze italiane’