Concussione e peculato, condanna in appello per ex sindaco di Margherita di Savoia

MARGHERITA DI SAVOIA – Nove anni di reclusione per l’ex sindaco di Margherita di Savoia Salvatore Camporeale, quattro anni per l’ex vicesindaco Giuseppe Barra, tre anni per l’ex dipendente della società Aspica Franco D’Errico. Sono queste le condanne emesse dalla Corte d’Appello di Bari per le accuse di concussione, tentata concussione e peculato a carico degli imputati, dopo la denuncia dell’imprenditore di Trani Francesco Valerio, difeso dall’avvocato Raul Pellegrini.

I due amministratori e il dipendente furono già arrestati nel 2007 su disposizione del gip di Foggia, per poi essere scarcerati dopo il verdetto del Tribunale del Riesame di Bari. La Corte d’Appello, però, confermata la denuncia sporta dall’imprenditore tranese, ha analizzato i numerosi episodi avvenuti quando Valerio era il gestore delle saline di Margherita di Savoia. Le pressioni sarebbero partite nel 2005, quando per alcuni lavori di manutenzione ed una delibera già pronta da mesi, Camporeale e Barra avevano posto dei vincoli economici a cui far sottostare l’imprenditore, tra cui affitti per la sede di partito, strumentazioni per uffici personali e perfino abiti, arrivando poi al carburante da destinare alle auto dei mezzi della società Aspica.

Valerio ha poi denunciato il tutto, portando in tribunale gli amministratori del Comune di Margherita e il dipendente Aspica. Dopo un’assoluzione in primo grado nel 2016, adesso la condanna in appello.

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