Le segreterie della Cisl Taranto Brindisi e della Federazione territoriale Pensionati (Fnp) Cisl sostengono che l’iniziativa sindacale unitaria, recentemente sviluppatasi verso l’Ambito Territoriale Sociale (ATS) di Taranto, abbia rafforzato la visione Cisl di un welfare locale basato sull’appropriatezza.
In particolare, è stata messa in discussione la sostenibilità economica e sociale dei servizi di assistenza domiciliare ADI e SAD per le persone con disabilità gravi del Comune capoluogo. Due i principali problemi evidenziati durante la concertazione sul Piano Sociale di Zona, regolato dalla Delibera CC. n.11 del 30.1.23, in seguito a una legge della Regione Puglia che il sindacato aveva contestato sin dall’inizio.
Il primo problema riguardava le cartelle di pagamento inviate ai cittadini beneficiari dei servizi lo scorso gennaio, senza alcun preavviso della loro obbligatorietà, che comportavano spese onerose. Il sindacato ha ottenuto l’annullamento di queste cartelle. Il secondo problema era la soglia di reddito Isee per l’esenzione dai costi del servizio, inizialmente fissata a 2.000 euro. Il sindacato è riuscito a far elevare tale soglia a 15.000 euro.
Analoghe difficoltà permangono in altri ATS del territorio, dove l’abbassamento delle soglie Isee per la compartecipazione ai costi del servizio espone molte famiglie a spese onerose. In particolare, a Massafra e a Martina Franca la soglia Isee rimane a 2.000 euro, mentre il Piano Sociale di Zona nell’ATS di Grottaglie è ancora in fase di definizione.
Cisl e Fnp Cisl continueranno a promuovere una concertazione sociale che tuteli i diritti di una platea ampiamente vulnerabile dal punto di vista economico e sociale. Le criticità dei servizi sociosanitari pubblici e dell’offerta di sanità pubblica nel territorio ionico rimangono una preoccupazione per il sindacato, che difende il diritto alla salute gratuito, sancito dalla legge n. 833/78, con i caratteri dell’universalità, dell’uguaglianza e dell’equità.
La situazione di Manduria, dove circa tremila persone sono senza medici di base dall’1 giugno, rappresenta una delle problematiche più urgenti. La ASL di Taranto ha concesso una misura temporanea per aggiungere 300 unità al massimale di assistiti dei medici curanti ancora in servizio, per sei mesi, per dare il tempo di trovare nuovi titolari.
Il problema potrebbe estendersi prossimamente ai comuni di Grottaglie, Massafra e Palagianello, con gravi ripercussioni sui pazienti con patologie croniche. La conferenza stampa convocata per mercoledì 26 giugno da Cisl, Cgil e Uil territoriali sarà un’occasione per sollecitare strategie di rilancio delle reti fisiche e dei servizi, l’assunzione di nuovo personale e l’assicurazione dei servizi socio-assistenziali a tutti gli aventi diritto, confermando il ruolo partecipativo e di corresponsabilità sociale del sindacato.
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