La recente sentenza del TAR di Lecce ha chiuso, almeno per ora, una lunga controversia tra la Fondazione San Raffaele e la ASL di Brindisi, confermando il passaggio del centro di riabilitazione di Ceglie Messapica alla gestione pubblica. La decisione del tribunale ha dichiarato improcedibile il ricorso presentato dalla Fondazione, motivandolo con una sopravvenuta carenza di interesse.
La posizione della Fondazione
La Fondazione San Raffaele ha scelto di non commentare la decisione della magistratura. Tuttavia, il presidente Sergio Pasquantonio ha rilasciato una nota in cui sottolinea due questioni ancora aperte: la Fondazione vanta crediti nei confronti della ASL e rivendica la proprietà di beni attualmente trattenuti “senza titolo” dalla stessa azienda sanitaria.
Le critiche dell’assessore Amati
Fabiano Amati, assessore regionale (bilancio, ragioneria, finanze, affari generali) e promotore della norma che ha consentito il ritorno alla gestione pubblica, ha espresso soddisfazione per la sentenza. Ha sottolineato come la Fondazione non abbia nemmeno chiesto un risarcimento né posto opposizioni significative, arrivando persino a licenziare i propri dipendenti. Secondo Amati, questi comportamenti sarebbero un’ammissione implicita dell’impossibilità di proseguire nella gestione del centro.
Uno scontro non ancora chiuso
Nonostante la sentenza, il conflitto tra Fondazione e ASL sembra tutt’altro che risolto. Il presidente Pasquantonio ha annunciato che la Fondazione continuerà a far valere le proprie ragioni in tutte le sedi competenti, mantenendo aperto un braccio di ferro che potrebbe proseguire per vie legali ed amministrative.
potrebbe interessarti anche
Coppa Fasano Selva: dalle prove ufficiali emerge Conticelli
Brindisi, spaccate in centro e sulla costa: cinque arresti
Brindisi, Salis su CPR Restinco: “Luogo patogeno”
Brindisi, la festa della cooperativa Gialla “holiday in”
Mesagne, fuori strada con il trattore: ferito un uomo
Torchiarolo, minaccia di lanciarsi nel vuoto: salvata dai carabinieri