ANDRIA – Un 31enne pluripregiudicato andriese, in meno di 24 ore, si è reso protagonista di un tentato omicidio, estorsioni, resistenza a Pubblico Ufficiale e violazione delle prescrizioni della sorveglianza speciale di Pubblica Sicurezza. Arrestato dai poliziotti delle Volanti della Questura di Andria a seguito di ordinanza di custodia cautelare.
Questi i fatti: alle prime luci dell’alba di domenica 4 febbraio 2024, il 31enne, incurante del divieto di uscire di casa prima delle 06:00 come prescrizione della Sorveglianza Speciale a cui è sottoposto, a bordo di uno scooter si è recato presso un distributore di benzina ed ha iniziato a chiedere con insistenza 50 € all’operatore addetto; davanti ai reiterati rifiuti, l’indagato ha raggiunto il gabbiotto lì presente e s’è impossessato del telefono cellulare di proprietà dell’addetto, dicendogli che gliel’avrebbe restituito solo se gli avesse consegnato il denaro richiesto. Il dipendente del distributore, intimorito dalla crescente aggressività del 31enne, alla fine gli ha consegnato 30 €; al che, l’uomo è rimontato sullo scooter e si è allontanato.
Alle 13:00 circa della stessa giornata, una “Volante” della Questura di Via dell’Indipendenza ha incrociato il pluripregiudicato a bordo dello stesso scooter; dal momento che il ciclomotore era privo di targa ed il conducente (già ampiamente noto) privo di casco e di patente di guida, gli veniva intimato l’“ALT”. Il conducente, tuttavia, ha aumentato l’andatura percorrendo una serie di vie del centro contromano ed a folle velocità, mettendo a repentaglio l’incolumità di pedoni ed automobilisti; alla fine, ha fatto perdere le proprie tracce.
Quella stessa sera, l’indagato ha raggiunto (sempre a bordo dello stesso scooter) una farmacia cittadina, dove si è ripetuto il copione della mattinata: ha minacciato il titolare di “spaccare tutto” se non gli avesse dato 50 €, ottenendo dal farmacista quanto richiesto. Inforcato lo scooter, si è recato presso una sala scommesse del centro cittadino, nei pressi della quale ha incontrato casualmente il titolare del distributore al cui collaboratore aveva precedentemente estorto il denaro: ne è nata quindi una discussione dai toni accesi.
Il 31enne, dopo la discussione, si si è allontanato per poi tornare, pochi minuti dopo, armato di un paio di forbici, tentando di colpire con violenza il titolare del distributore prima al collo, poi al petto; solo la resistenza attiva della vittima dell’aggressione e l’intervento di un terzo soggetto lì presente hanno consentito di evitare il peggio, poiché l’aggressore è stato disarmato e si è quindi allontanato.
Nelle ore successive ai fatti, equipaggi delle “Volanti” della Questura hanno tentato più volte di rintracciare il noto pluripregiudicato presso la sua residenza, constatandone però l’assenza (e, quindi, anche la violazione della prescrizione della sorveglianza speciale di non rincasare più tardi delle ore 22:00).
L’attività investigativa svolta dall’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico ha permesso, tramite analisi delle registrazioni di impianti di videosorveglianza, verbalizzazione di testimoni e sequestri di corpi del reato, di ricostruire, nel dettaglio, tutte le vicende svoltesi in poche ore e riconducibili alla stessa persona; sulla scorta di quanto accertato, la Procura della Repubblica di Trani chiedeva ed otteneva l’emissione della misura cautelare carceraria nei confronti dell’indagato; misura che veniva eseguita presso la Casa Circondariale di Trani, essendo l’indagato nel frattempo stato ristretto lì ristretto per altra causa.
Giova precisare che la posizione dell’indagato è al vaglio dell’Autorità Giudiziaria e che lo stesso non può considerarsi colpevole sino ad una sentenza di condanna definitiva.
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