Brindisi, abbigliamento “tarocco” dall’Est Europa: maxi sequestro al porto

BRINDISI – Scarpe, maglie, cappellini. Tutti “griffati”, tutti tarocchi, per migliaia di articoli sequestrati a Costa Morena dai finanzieri del Gruppo di Brindisi in sinergia con i Funzionari dell’Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli. Un’operazione, nell’ambito dei quotidiani servizi di vigilanza operati all’interno degli spazi doganali del porto, che ha portato al sequestro, in quattro distinti interventi, di un ingente carico di merce contraffatta, proveniente da Paesi dell’est Europa. Tutto parte da una serie di controlli doganali operati a mezzi e passeggeri in arrivo dalla Grecia, durante i quali i militari ed i funzionari dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli hanno intercettato, in quattro distinti interventi, degli autoarticolati con dei carichi di copertura con lo scopo di eludere eventuali controlli.

Alla fine, sono stati trovati 45mila pezzi tra scarpe, pantaloni, felpe e cappellini riconducibili a dei noti marchi e la cui contraffazione è stata poi confermata anche da periti referenti dei marchi interessati. I prodotti, infatti, riproducevano segni con caratteristiche proprie di alcuni brand, tra cui “Gucci”, calzature “Golden Goose” e cappellini “Goorin Bros”, condizione idonea a trarre in inganno il consumatore. Pertanto, essendo in presenza di un tentativo di introduzione e di commercializzazione di merce abilmente contraffatta ai sensi dell’art. 474 del Codice Penale, i prodotti sono stati prontamente sequestrati con segnalazione all’Autorità Giudiziaria di tre responsabili (un sequestro è stato effettuato a carico di ignoti). La responsabilità penale dei soggetti coinvolti, tuttavia, sarà accertata solo all’esito del giudizio con sentenza penale irrevocabile. Nei confronti degli stessi vige, infatti, la presunzione di innocenza che l’articolo 27 della Costituzione garantisce ai cittadini fino a sentenza definitiva.

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