Nel cuore della notte dello scorso weekend, la Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Venosa ha risposto alla richiesta di aiuto di un cittadino extracomunitario di 64 anni, residente nella città oraziana, che aveva composto il Numero Unico di Emergenza 112 chiedendo l’intervento dei Carabinieri presso la sua abitazione. L’uomo, in stato di evidente agitazione, riferiva di essere stato aggredito fisicamente dal figlio 27enne il quale, dopo averlo picchiato ed aver danneggiato mobili e suppellettili in casa, si era dato alla fuga.
Immediate le ricerche diramate a tutte le pattuglie in circuito. La conoscenza del territorio e l’esperienza dei militari dell’Arma hanno permesso ai Carabinieri della locale Stazione di rintracciare il giovane nel giro di poco tempo.
Condotto presso gli uffici dell’Arma, al termine delle formalità di rito il giovane extracomunitario è stato dichiarato in stato di arresto e associato alla Casa Circondariale di Potenza su disposizione dell’Autorità Giudiziaria potentina.
Il Giudice per le Indagini Preliminari del locale Tribunale ha poi convalidato l’arresto disponendo nei confronti dell’indagato, per il quale si precisa valere la presunzione di innocenza sino a sentenza definitiva di condanna, la custodia cautelare in carcere.
Anche questa volta il ricorso al Numero Unico di Emergenza 112 si è rivelato provvidenziale per non incorrere in ulteriori e più gravi conseguenze. Uno strumento immediato ed efficace cui rifarsi, come raccomandano i Carabinieri del Comando Provinciale di Potenza, senza alcuna remora e sin dai primi segnali di pericolo o timore.
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