Risale al settembre del 2024, e precisamente un mese dopo la festa patronale, la perdita della mano destra della statua di Santa Susanna. “Un mese dopo la festa patronale dello scorso anno – fa sapere il sindaco Michele Saccomanno intervistato da Antenna Sud – dopo la rimozione dell’impalcatura per le luminarie, si è notata che mancava una mano. Un fatto accidentale o altro non saprei, accaduto oltre un anno fa. Presto, questo è ciò che conta, sarà effettuato il ripristino della mano destra, una volta ultimato l’iter già avviato con la Soprintendenza”. Insomma tutto ritornerà al suo posto con fondi comunali anche perché si tratta di un intervento che non richiede chissà quale esborso economico da parte dell’Ente.
“Questo monumento – si legge sul sito istituzionale del Comune di Torre Santa Susanna – fu edificato nel 1837 e segna il punto esatto dove sorgeva l’antica torre angioina costruita nel Medioevo. Il manufatto antico, divenuto pericolante per effetto dei terremoti del 1627 prima e del 1743 dopo, fu demolito agli inizi del XIX sec. per dar posto all’attuale monumento celebrativo. Il progetto fu opera di un certo Sardella di Cursi e come tutte le opere, che sorsero in quel periodo, fu realizzato in tufo lavorato con rilievi. Elevato su di un basamento di forma ottagonale composto di cinque gradini su cui si appoggia la base della colonna. Si vuole che l’opera sia nata per ringraziare la Santa del miracolo che operò in occasione del colera della prima metà dell’ottocento, che causò molti morti nella vicina Erchie, facendo rimanere immune la cittadina di Torre. L’opera è alta 12 metri mentre la statua circa due metri”.
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