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Terzo mandato, Governo verso il no: ma c’è il ‘nodo De Luca’

Le elezioni regionali del 2025 rappresentano un banco di prova cruciale per i partiti prima delle politiche. Sei regioni sono pronte a tornare alle urne, con la Campania e il Veneto sotto i riflettori per le tensioni interne a centrosinistra e centrodestra.

In Campania, il governatore Vincenzo De Luca (Pd) sfida apertamente la segretaria Elly Schlein. De Luca ha promosso una legge regionale che gli consente di puntare al terzo mandato, nonostante il veto del suo partito. Il governo Meloni ha già annunciato un ricorso contro la norma, ma i tempi della Corte Costituzionale potrebbero non essere sufficienti per un verdetto prima del voto. Il rischio? Un’eventuale vittoria di De Luca potrebbe essere invalidata successivamente, lasciando le istituzioni regionali in bilico.

Per Schlein, la situazione è una prova di leadership interna e di strategia politica: l’ipotesi di candidare Roberto Fico (M5s) al posto di De Luca potrebbe favorire un’alleanza con il Movimento 5 Stelle, cruciale in vista delle politiche del 2027.

In Veneto, il governatore leghista Luca Zaia è al centro di un’altra partita complessa. Pur dichiarandosi pronto a un passo indietro, non esclude una nuova candidatura qualora le condizioni lo permettano. L’esito della questione campana influenzerà anche la sua posizione: “Se De Luca ottiene il terzo mandato, lo stesso principio deve valere per noi veneti”, ha affermato Zaia. Intanto, la successione divide gli alleati: la Lega punta a confermare la guida regionale, ma Fratelli d’Italia reclama il ruolo, forte del recente consenso elettorale.

Nelle altre regioni al voto – Valle d’Aosta, Marche, Toscana e Puglia – solo in Puglia il governatore uscente è al secondo mandato. Michele Emiliano (Pd), però, sembra aver accettato di lasciare spazio alla “nuova generazione”, allontanandosi da ipotesi di un terzo mandato per evitare contrasti interni.

Le elezioni regionali del 2025 si preannunciano dunque come un terreno di scontro politico che avrà ripercussioni decisive sulle strategie nazionali dei principali schieramenti.

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