ALTAMURA – Ad Altamura è partito il conto alla rovescia per una delle gare forse più importanti della storia recente del club murgiano. Testa, cuore e gambe allo scontro direttissimo del “Giovanni Paolo II”, dove il Nardò attende i biancorossi per un petto a petto con in palio una grossa fetta di questa lunga stagione. Quattro punti di differenza, con il Martina di mezzo, due squadre quasi sempre a braccetto dall’inizio del campionato. I ben cinque pareggi nelle ultime sei sfide non sono bastati a fermare l’entusiasmo in terra murgiana: dopo aver riempito, colorato e reso sold-out il “D’Angelo” contro la Fidelis Andria, i tifosi altamurani sono pronti ad invadere Nardò per quello che è un appuntamento destinato a restare nella storia biancorossa. Sì, perché mai come oggi il Leone della Murgia è stato vicino al prestigioso traguardo del professionismo in terza serie nazionale.
È il momento, però, di focalizzarsi soltanto sul campo, smaltendo il rammarico per queste X di troppo che hanno consentito al Martina di avvicinarsi ed al Nardò di restare in vita nonostante la flessione delle ultime settimane. Di fronte ci sarà una squadra affamata e ferita, fresca di cambio in panchina con l’arrivo di Massimo Costantino dopo l’esonero di Nicola Ragno.
Dalla sua Giacomarro ritrova Maccioni e punta sulle certezze, su quel 3-4-3 misto a 3-5-2 che garantisce solidità ma ultimamente poche reti: la Team è a secco da due gare, Loiodice, Lattanzio, Saraniti, Mobilio e chi più ne ha più ne metta sono chiamati a sbloccare la casella del gol, fondamentale per mantenere le distanze dai granata e da un Martina tornato seriamente a crederci.
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