Da venerdì 21 a domenica 23 aprile, a Taranto la quarta edizione di ‘Post Disaster Rooftops EP04’, progetto che nasce dall’idea del collettivo Post Disaster composto dai designer e architetti Peppe Frisino, Gabriella Mastrangelo, Grazia Mappa e Gabriele Leo. L’iniziativa si sviluppa sui tetti di via Pentite, nella città vecchia, creando un ponte con il design, l’arte contemporanea e la comunità.
Venerdì 21 il preludio con un’azione in due atti: la prima parte è una pratica corporea, la seconda è una pratica di ascolto. Dalle 18.30 alle 20 una sessione di Tai chi-Qigong, una pratica energetica che agisce attraverso la consapevolezza del respiro, della postura e dei movimenti circolari armonici, a curarla Francesco Zita, insieme a Roberta Mansueto, con sonorizzazione finale di Donato Epiro.

Sabato, alle 18, è attesa la performance di Silvia Calderoni e Ilenia Caleo dal titolo ‘ThefutureisNOW? #3’, che rievoca l’azione ‘Zen for Head’ di Nam June Paik (1962). In ‘Zen for Head’, Paik immerge la testa nella pittura e disegna una linea sulla carta, e poi lascia l’opera aperta a chiunque vorrà riprodurla.
Le artiste invece contestualizzano l’opera nella condizione particolare di Taranto, lavorando su due concetti chiave: corpi-batteri (il mare come colonia brulicante, scrittura vivente) e corpi-corrosivi (tracce sedimentate da alterità radicali).
Questa quarta edizione è particolarmente importante perché si tratta di una delle nove attivazioni sui territori di ‘Spaziale presenta’, la fase propedeutica alla realizzazione di ‘Spaziale: Ognuno appartiene a tutti gli altri’, il progetto del collettivo Fosbury Architecture per il padiglione Italia nella 18esima mostra internazionale di architettura 2023 della Biennale di Venezia. (ANSA).
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