La Guardia Costiera di Taranto, con la collaborazione con la Guardia di Finanza, ha eseguito un’operazione ambientale nell’area del fiume Galeso, assoggettato a numerosi vincoli ambientali e paesaggistici nonché geomorfologici, idrogeologici, botanici e culturali, utilizzato illegalmente per approdo di imbarcazioni.
In un’area di specchi acquei di complessivi 2.500 metri circa di estensione, in parte intestata alla Provincia di Taranto, in parte appartenente al demanio marittimo dello Stato, i militari hanno posto sotto sequestro un ingente numero di unità nautiche di varie dimensioni che occupavano abusivamente l’intero letto de fiume e la foce, nonché vari manufatti e strutture di ormeggio.
In particolare, all’interno del Fiume Galeso sono state sottoposte a sequestro 41 imbarcazioni e 12 passerelle in ferro destinate a strutture di ormeggio per il reato di distruzione o deturpamento di bellezze naturali.
Nelle di competenza della provincia di Taranto sono stati posti sotto sequestro, per deturpamento di bellezze naturali e invasione di suolo pubblico, 33 natanti, 6 strutture/container contenenti materiale da pesca.
Un’ulteriore struttura in legno di 50 metri quadri sul demanio marittimo utilizzata quale ricovero per attrezzi e dimora del custode, è stata sottoposta a misura cautelare reale per abusiva occupazione e deturpamento di belle naturali.
Denunciate le due persone che gestivano gli approdi. Saranno segnalati anche i proprietari delle 74 unità da diporto sequestrate, in corso di identificazione.
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