Vincenzo Cosa, coordinatore della categoria Food di Casartigiani Taranto

Taranto: esercenti disperati, continuano ritardi nella raccolta differenziata

Continuano i ritardi nella raccolta differenziata nei quartieri. Il coordinatore della categoria Food di Casartigiani Taranto, Vincenzo Cosa, titolare di un’attività a Lama, qualche mese fa ha già denunciato il disservizio a discapito degli esercenti della zona. «Non sono ancora stati ritirati i bustoni di vetro – ha detto – in diverse attività della zona e che, purtroppo, siamo costretti a conservare nei locali, condizionandone l’aspetto. A questo, si aggiunga anche la diffusione degli odori nell’ambiente che inevitabilmente, infastidiscono i nostri clienti. Non è possibile lavorare in queste condizioni, chiediamo maggiore tutela e rispetto. Siamo davvero esausti perché non è facile portare avanti un’attività in questi tempi e ora queste problematiche aggravano ulteriormente la situazione».

Casartigiani Taranto ha più volte denunciato la condizione critica di decoro urbano in cui versa la città. Inadempienze che influenzano anche l’attività degli esercenti, soprattutto nelle zone in cui la raccolta differenziata continua a intermittenza. Problematica che, per giunta, rischia di aggravare sulla già difficile situazione economica e sociale del territorio. Il sindacato degli artigiani tarantini ha più volte ribadito la disponibilità a dialogare con i vertici aziendali dell’Amiu, la municipalizzata dell’igiene del comune di Taranto e le istituzioni locali.

Pertanto, Casartigiani Taranto chiede agli assessori, quali all’ambiente Francesca Viaggiano e Maria Luppino (società Partecipate) e al presidente dell’azienda municipalizzata Giampiero Mancarelli di visionare il nuovo Contratto di Servizi, strumento essenziale e cruciale per il futuro del decoro urbano: «Attendiamo di verificare, insieme alla Direzione Ambiente il nuovo Contratto di Servizi. Crediamo sia necessario coinvolgere le associazioni di categoria, che hanno il compito di verificare se il nuovo documento rispetti le necessità delle imprese».

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